Mont Bieteron – Brusson (AO)

26 febbraio 2017 at 17:20

giancarlo

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Quota 2723
Dislivello 863
Difficoltà EE
Tempo 3h00’

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Mont Bieteron è l’ultima elevazione che scende verso sud dal Corno Vitello, passando per le Punte Valfredda e Valnera, per digradare nel comprensorio sciistico di Estoul sopra Brusson. Il dislivello non elevato però non deve trarre in inganno riguardo le difficoltà  perché la vera cima, e non l’anticima alla quale quasi tutti si fermano, viene raggiunta superando una breve crestina che comporta qualche passaggio di facile alpinismo un po’ esposto tra le roccette e poi la dorsale finale che diviene ripida nella parte superiore; per il superamento di quest’ultimo tratto, sconsigliato dopo recenti nevicate, sono utili i ramponi e, a seconda delle condizioni, anche una piccozza. Il panorama dalla vetta è molto vasto e spazia dal gruppo del Rosa, a quello del Bianco e quello dell’Emilius e Mont Avic; più vicine sono le altrettanto belle vette del Corno Bussola, Mont Nery e Dame di Challand.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aostae si esce al casello di Verres seguendo poi le indicazioni perla Valled’Ayas. Giunti al comune di Brusson si svolta a destra verso la stazione sciistica di Estoul dove si lascia l’auto nel comodo parcheggio al termine della strada.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa il boschetto arrivando subito sulla traccia di una poderale che si segue a sinistra passando davanti ad una baita isolata; dopo di questa, in alternativa alla strada, si piega verso destra entrando nel rado bosco e, risalendolo comodamente in diagonale tra conifere e bassa vegetazione, si arriva ad incrociare una poderale. Svoltando a sinistra la si segue passando davanti ad alcune paline dei sentieri e, giunti in prossimità delle piste di sale il pendio verso destra compiendo numerose svolte. Giunti nei pressi di un rudere (2227 m) si devia alla sinistra portandosi sotto il grande pendio che conduce all’anticima; qui il pendio si fa un po’ più sostenuto e, puntando ad una baita isolata, ci si avvicina alla parte finale della salita dove si raggiunge una roccia con un ometto di pietre (2363 m). Ora, a seconda delle condizioni, con alcuni tornanti e senza percorso obbligato si sale più decisamente verso l’anticima che si raggiunge con un ultimo tratto un po’ ripido; alla destra di essa si trova una comoda postazione sotto una piccola roccia sporgente per lasciare le racchette. Da qui con pochi metri di salita si raggiunge la cresta che nella prima parte presenta facili roccette con brevi tratti un po’esposti oltre le quali si mette piede sulla dorsale che si risale faticosamente per raggiungere l’omino di vetta.

 

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