Lago Panelatte, Forcola di Larecchio – Toceno (VB)

1 novembre 2020 at 12:13

giancarlo

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Quota 2057 (lago), 2144 (Forcola di Larecchio)
Dislivello 1008
Difficoltà E
Segnavia M21, M25, GTA, L02
Tempo 2h30’ (lago), 2h45’ (Forcola di Larecchio

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Forcola di Larecchio è un’ampia insellatura che mette in comunicazione la valle Isorno, sopra Masera, con la valle del Melezzo nel territorio di Toceno passando anche dal bel laghetto di Panelatte. Il sentiero, che per un lunghi tratti si presenta selciato o scalinato, si snoda dapprima nella bella valle del Melezzo  per poi deviare in quella più selvaggia del Rio Verzasca; sul percorso si trovano alpeggi ben tenuti che testimoniano tuttora dell’operosità di questi valligiani ed una cappelletta votiva all’alpe I Motti e, più sopra, quella isolata di San Pantaleone sotto le ripide pendici del Pizzo di Fontanalba. I panorami, sia durante la salita sia dalla Forcola, sono ampi e suggestivi sulle vallate adiacenti con ampi pascoli e molte vette prealpine passando da selvaggi ed impervi valloni boschivi; tra le cime più degne di nota vi sono La Scheggia, la Pioda di Crana ed il Pizzo Ruggia. La gita, consigliata ad inizio ed a fine stagione, è molto frequentata e non presenta difficoltà alcuna.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce uscendo al suo capolinea di Gravellona e proseguendo verso Domodossola; superato il capoluogo si esce allo svincolo per la Valle Vigezzo che si risale sino a Santa Maria Maggiore. Alla rotatoria all’ingresso del comuna si prende la direzione per Toceno dove si seguono poi le indicazioni per la località Arvogno; qui si lascia l’auto nei comodi parcheggi antistanti la frazione (volendo si può proseguire sulla strada sino al ponte sul torrente Melezzo dove però i posti sono molto limitati).

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa la frazione percorrendo poi la strada asfaltata in discesa ignorando subito un bivio alla sinistra e, passata in seguito una seggiovia, si trova il bivio dove, deviando a destra, ci si alza su una bella mulattiera gradinata (1205 m). Risalitala per un breve tratto, si riprende la strada, ora sterrata, dove si prosegue diritto ad un bivio con un sentiero che si stacca alla destra (1256 m); in breve si arriva al ponte sul torrente Melezzo appena oltrepassato il quale si sale su una comoda mulattiera lastricata. Rimasta alla destra ad un vicino bivio segnalato dalle paline, si giunge in breve all’alpe Verzasca (1296 m) dove, passati davanti alle baite, si prosegue sul sentiero ben evidente. Entrati nel bosco, si sale con modesta pendenza oltrepassando alcuni canalini torrentizi alzandosi poi più decisamente per raggiungere l’alpe Villasco (1639 m); rimasti alla destra del bivio in corrispondenza di quest’ultima, si rientra nel bosco e, con percorso più ripido sul sentiero a tratti gradinato, si esce poi definitivamente da esso. Si arriva così in breve all’alpe I Motti (1801 m), da dove si gode un bel panorama sulle vallate meridionali, e si passa a sinistra delle baite riprendendo il sentiero ancora a tratti lastricato. Superata una torbiera si arriva alla cappella di S. Pantaleone (1983 m) dalla quale, rimanendo sul sentiero di sinistra, si passa tra lievi ondulazioni per giungere in pochi minuti al lago Panelatte (2057 m) dominato dal vicino Pizzo del Corno. Lasciatolo alla sinistra, si raggiunge la palina di poco più in alto dove, deviando a sinistra verso una poco pronunciata puntina, la si aggira dopo aver superato un breve tratti di rocce lisce. Passate anche qui alcune basse ondulazioni, si costeggia sulla destra una frana arrivando subito dopo all’ampia insellatura della Forcola di Larecchio. Ritornati al lago Panelatte e percorsi pochi metri in discesa da esso, si può deviare a destra sul sentiero, all’inizio poco marcato, che passa alla sinistra di un basso dosso; aggirato quest’ultimo, si percorre un breve tratto pianeggiante con davanti il Pizzo Fontanalba dopo di che si scende di pochi metri per raggiungere il Passo di Fontanalba (2033 m). Da qui si scende passando alla sinistra di un piccolo specchio d’acqua sul sentiero che, percorrendo poi un comodo canale erboso, riporta in breve alla cappella di San Pantaleone.

 

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