Punta di Verzel – Castelnuovo Nigra (TO)

13 settembre 2020 at 20:18

giancarlo

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Quota 2401
Dislivello 1039
Difficoltà EE
Segnavia 913, 912, bolli bianco-rosso
Tempo 2h45’

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Punta di Verzel si trova nella bassa Valchiusella sopra il comune di Castelnuovo Nigra ed è la punta più elevata della dorsale che parte dalla Quinseina ed arriva al Monte Cavallo. La prima parte della salita si svolge su una panoramica poderale che offre estesi panorami sulla pianura adiacente ma che, volendo accorciare il dislivello della gita, si può partire dall’alpe Frera o dallo slargo superiore; da qui il sentiero, alternando alcuni traversi a salite più ripide, si sposta sulla sinistra del versante erboso sotto la verticale della punta che si raggiunge faticosamente con un ultimo strappo. Dalla vetta, oltre come detto alla sottostante pianura, si ha una splendida vista sulle cime prealpine piemontesi sino al gruppo del Monte Rosa.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo al casello di Ivrea e, seguendo le indicazioni per la Valchiusella, si devia a destra sulla statale arrivando a Vistrorio; qui si devia a sinistra verso Issiglio che si supera giungendo a Castelnuovo Nigra. Entrati in paese si trova, prima della farmacia, la deviazione a destra con l’indicazione per la Cappella della Visitazione: essendo una deviazione contromano, conviene proseguire oltre e, allo slargo davanti la farmacia, fare inversione. Ritornati, si risale dunque la stradina che dopo alcuni chilometri arriva all’area pic-nic di Pian delle Nere dove si lascia l’auto nel comodo piazzale (volendo si può anche proseguire sino all’alpe Frera su un tratto sterrato o, con un fouristrada, sino allo slargo a quota 1754 m).

Descrizione

Dal parcheggio si prosegue sulla poderale che, con qualche tornante, porta in breve tempo all’alpe Frera 1456 m); qui, ignorato il bivio segnalato dalla palina, si sale ancora sulla sterrata dove, anche in questo caso, si ignora un successivo bivio ad un vicino tornante (1522 m) rimanendo ancora sulla strada. Questa compie un traverso al cui termine, nei pressi del caratteristico rudere di Roc, inizia una serie di tornanti che, volendo, si possono tagliare per brevi tratti; salendo con pendenza regolare si passa un altro bivio con un sentiero che si stacca alla sinistra (1704 m) giungendo in breve ad un rudere antistante un grande slargo (1754 m). Attraversatolo, si raggiungono le paline che ci indicano, abbandonando la poderale, di deviare alla sinistra su una comoda mulattiera; compiuto un semicerchio nella conca si giunge, dopo aver superato un piccolo rudere, all’alpe Pistone (1823 m) risalendo poi il pendio alla destra sino a raggiungere una piccola dorsale. Al suo termine si trova una baita (1950 m) che si aggira sulla destra proseguendo sopra di essa sulla fiancata della montagna; compiuto un traverso, si supera un piccolo costone roccioso avvicinandosi ad un ripido pendio erboso che si rimonta con alcuni tornanti arrivando al rifugio Fornetto (2123 m). Passatolo alla destra, la pendenza spiana decisamente e si continua nuovamente su un traverso dove, passata una piccola costruzione, si trova un cavo d’acciaio che può aiutare in un breve passaggio esposto su terreno ripido e bagnato (2160 m). Continuando ancora per pochi minuti sul traverso, si raggiunge un costone erboso dal quale si inizia a risalire il ripido pendio spostandosi gradatamente verso sinistra; con numerosi tornanti si superano brevi tratti franosi e qualche fessurazione del terreno giungendo ad alcune roccette che si superano con l’aiuto delle mani sopra le quali si arriva a pochi metri dalla vetta che si raggiunge percorrendo la breve dorsale.

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