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Altimetria e dettagli

La cresta Corleans separa il vallone di Citrin dal vallone di Serena nell’alta Valle del Gran San Bernardo; essa è costituita da numerose guglie intervallate da altrettante forcelle situate alla sommità dei relativi canali nevosi: la forcella quotata 2730 m è praticamente la prima che si trova ad ovest della Punta Valletta. L’itinerario, nella prima parte, è in comune con quello per il Col Serena deviando poi da esso verso grandi pendii da percorrere con neve sicura e ben assestata; l’esposizione a nord consente di trovare neve farinosa anche in stagione un po’ avanzata. La discesa, diretta sulla verticale del colle, è fantastica sugli ampi spazi della parte alta mentre è più obbligata nel ripido canale finale che porta a poche centinaia di metri dalla partenza.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est e seguendo le indicazioni per il traforo del Gran San Bernardo. Giunti a St. Rhemy si seguono ancora per poco le indicazioni per il traforo deviando verso Crevacol dove, poco oltre la seggiovia, si trova un comodo parcheggio.

Descrizione

Dal parcheggio ci si dirige verso la continuazione della vallata rimanendo sulla traccia della poderale passando sotto il viadotto; con percorso pressoché pianeggiante ci si sposta leggermente sulla sinistra verso una dorsale boschiva iniziando poi a risalirla. Con ampi tornanti si prosegue tra la vegetazione spostandosi verso destra e, passando poco al di sopra della baite di Eteley, si sale un po’ più direttamente verso un largo canale. Risalito anche questo sulla destra si esce in spazi più aperti puntando verso le ben visibili baite di Arp du Bois desot; da queste si tiene la sinistra, abbandonando la traccia per il Col Serena, avvicinandosi al rado boschetto. Lo si attraversa su comode pendenze tenendo sempre la sinistra uscendone in vista degli ampi pendii alla base della Cresta Corleans; ci si avvicina ad essi e si attraversano salendo con un lungo traverso obliquo sino ad arrivare nella parte bassa del canale finale. Questo lo si risale con molti tornanti su pendii più ripidi sino a raggiungere la selletta.

Per la discesa si ripercorre il breve tratto di canale e poi, su pendii un po’ sostenuti ma molto larghi, si raggiunge la parte bassa proprio sotto la verticale del colle; giunti dove la pendenza spiana decisamente si rimane leggermente sulla destra avvicinandosi ad una larga apertura tra gli alberi. Qui inizia un ripido canale, dove bisogna porre un po’ di attenzione a qualche arbusto, che porta direttamente al pianoro già vicino al viadotto.