Torre Ponton – Champorcher (AO)

24 luglio 2011 at 19:55

giancarlo

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torre-ponton

 

 

 

 

Quota 3112
Dislivello 1224
Difficoltà E
Segnavia 8, 7A, Alta Via 2
Tempo 3h00′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Questa escursione ad anello si svolge nel Parco del Mont Avic e più precisamente compie il giro della parte alta del comprensorio di Champorcher; con il suo sviluppo di circa 17 km esso tocca un panoramico “3000″, quattro laghi ed un bel rifugio e, vista l’assenza di difficoltà, è adatto a chi vuole iniziare a cimentarsi abbinando dislivello e percorrenza. Dal Col Pontonet non vi è un sentiero vero e proprio ma una traccia segnata da ometti di pietra e comunque ben visibile per i numerosi passaggi. Il panorama dalla vetta spazia a semicerchio dal Gran Paradiso ad ovest al gruppo del Rosa ad est ma rimane escluso il Monte Bianco celato dalla vicina Tersiva; a sud invece la vista si perde sulle decine di vette e vallate delle prealpi valdostane e piemontesi.Per il ritorno dalla vetta, passando dal rifugio Miserin, bisogna calcolare un paio d’ore.

 


Avvicinamento

 

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Pont St. Martin, se si proviene da Torino o Milano, e si segue la direzione per Aosta passando Donnas e Bard sino alla rotonda per Champorcher; si esce invece al casello di Verrés se si proviene da Aosta e si segue la direzione per Torino passando Arnad arrivando anche qui alla rotonda per Champorcher. Si devia risalendo l’omonima valle per alcuni chilometri raggiungendo il capoluogo dove, appena dopo una curva a destra in centro paese, si stacca una strada in salita con le indicazioni per Mont Blanc; superata la frazione si prosegue sulla strada che poco oltre diviene sterrata e abbastanza dissestata e prosegue sulla fiancata della montagna raggiungendo Dondena dove si può lasciare l’auto nei piccoli parcheggi.

Descrizione

Dalle paline situate accanto al pannello dei sentieri si scende sulla strada sterrata e si attraversa il torrente per risalire tra le baite di Dondena; a qualche decina di metri dal ponte, in prossimità di una larga curva a sinistra ancora tra le baite, si trova un sentiero, non segnato da bolli gialli, che si alza sulla destra sui pascoli in direzione di una piccola baita e successivamente. passato un alpeggio (2190 m) che si trova alla sinistra, raggiunge più sopra la poderale (2269 m). Si cammina ora per un tratto sulla sterrata sino ad incontrare un bivio segnalato da una palina (2343 m) al quale si tiene la destra e si scende al torrente per passarlo su un ponte di legno. Costeggiato per poco il torrente si piega leggermente sulla destra e si entra in un piccolo pianoro erboso dove, seguendo i bolli gialli, si imbocca un sentiero che si stacca sulla sinistra e risale una bassa bastionata erbosa; dopo alcuni tornanti si arriva ad un bivio (2465 m) al quale si svolta a sinistra per continuare a risalire la fiancata erbosa e raggiungere poco sopra un incrocio di sentieri (2553 m) dove ancora si svolta a sinistra. Si prosegue ora in leggera pendenza e si contorna a mezzacosta una dorsale erbosa passando poi da una breve zona franosa per compiere in seguito un largo semicerchio che taglia i pendii erbosi che scendono dal Mont Moustaillon; quasi al termine del semicerchio si giunge ad un altro bivio con un sentiero proveniente dal basso (2716 m) al quale si prosegue diritto passando poco al di sopra del lago Pontonet e dove si trova anche una vecchia pietra con indicazioni dei sentieri posta dai militari alla fine dell’ottocento. Tagliato ancora per poco il pendio, la pendenza si accentua un po’ e con qualche tornante si raggiunge il Col Fenis (2845 m) da dove il sentiero sale ancora passando accanto ad un traliccio dell’alta tensione e ad una baita diroccata per giungere alla larga insellatura del Col Pontonet (2905 m). Sulla sinistra del colle si individua una traccia sugli sfasciumi che si sale dapprima dolcemente e poi, su pendenze elevate, faticosamente ci fa superare un breve tratto pietroso sopra il quale si arriva ad una spalla; ora la vetta con un grande ometto di pietre è ben visibile e, risalito con qualche tornante il breve pendio finale di pietrisco, in pochi minuti la si raggiunge.

Per il ritorno si passa dal Col Pontonet e ci si abbassa sino al bivio a quota 2716 m e si devia a destra passando poco sopra il lago Pontonet del quale si attraversa l’emissario e si contorna un promontorio roccioso perdendo successivamente quota ed andando a lambire le sponde del lago Bianco. Da qui si scende ancora per poco e si attraversa un torrente andando ad incrociare una mulattiera (2538 m) che si segue sulla destra per qualche decina di metri per poi abbandonarla e svoltare a sinistra su un sentiero (2540 m) che si alza tra i bassi dossi erbosi raggiungendo il lago Nero (2560 m); si continua ancora sul sentiero che in poco tempo arriva al lago Miserin dove si trovano anche l’omonimo rifugio ed il santuario di Notre Dame de la Neige (2588 m). Si continua la discesa incamminandosi dietro al rifugio e scendendo per una sterrata che, dopo un paio di tornanti, si abbandona per tagliare il suo percorso su un sentiero-mulattiera segnalato da bolli gialli che la riprende più in basso; ora, per chiudere l’anello dell’escursione, si raggiunge ancora il bivio dell’andata a quota 2343 m e da questo si ritorna a Dondena ed al punto di partenza.

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