Colle Citrin, Lago Citrin – St Rhémy (AO)

19 giugno 2010 at 11:11

giancarlo

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col-citrin-e-vallone-di-vertosan

 

 

 

Quota 2485 (colle), 2455 (lago)
Dislivello 999
Difficoltà E
Segnavia 8
Tempo 2h30′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Questa salita si sviluppa in un vallone molto solitario (unico neo la presenza di qualche traliccio dell’alta tensione) dove si risale dapprima un bel bosco e successivamente le verdi ondulazioni degli alti pascoli al termine dei quali si giunge alla panoramica insellatura che mette in comunicazione la valle del Gran San Bernardo con il vallone di Vertosan e quindi con la Valdigne. Inoltre, compiendo una breve digressione, si arriva anche al piccolo lago di Citrin racchiuso in una conca sotto la Punta Valletta.  L’escursione è facile e piacevole e la solitudine dei luoghi poi consente di vedere facilmente esemplari di fauna alpina come camosci, marmotte e a volte anche l’aquila. Al ritorno, per completare la gita, vale la pena, compiendo una deviazione di pochi minuti, passare dalla Source de Citrin: una piccola fonte di acqua ferruginosa molto ricca di minerali raggiungibile deviando al bivio quota 1831 m, ben segnalato da una palina. Nonostante la Punta Valletta e il Mont Flassin che ostruiscono un po’ la visuale, il panorama è molto bello dalla Grivola al grupo del Rutor e, dalla parte opposta, dal Mont Velan al lontano gruppo del Rosa.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est proseguendo per il Traforo del Gran San Bernardo sino al comune di St. Rhémy; si entra in paese e si raggiunge la chiesetta di S. Leonardo e, scendendo per la stradina, sino alla frazione di Pont dove, superate le poche case, si può lasciare l’auto in un piccolo spiazzo proprio di fronte alle paline.

Descrizione

Dal posteggio si raggiungono le paline situate di fronte e si imbocca la stradina sterrata che si percorre per poche centinaia di metri deviando sul sentiero che si stacca alla destra in corrispondenza di altre paline indicative; si cammina tra i bassi pascoli passando per la baita di Mériby (1514 m) e si entra nel bosco risalendolo sulla destra con qualche tornante arrivando ad incrociare una poderale che si percorre, svoltando a sinistra, sino ad un bivio al quale si può continuare indifferentemente sia a destra, sulla strada, che alla sinistra, sul sentiero che costeggia la strada per qualche decina di metri per ricongiungersi ad essa. Al termine della poderale si giunge nei pressi del torrente di Citrin dove si trova un bivio segnalato da bolli gialli (1631 m) al quale si prosegue sulla destra; ora il tracciato continua nel bosco con la pendenza che aumenta sensibilmente e guadagnando rapidamente quota giunge ad un altro bivio segnalato da una palina (1831 m) dove si devia a sinistra, lasciando alla destra quello che porta alla Source de Citrin. Si continua la ripida salita rimontando una costola boschiva camminando tra i rododendri per uscire poi dal bosco in spazi più aperti e, seguendo i bolli gialli e deviando a destra, si arriva su un poggio dove si trova il panoramico alpeggio di Citrin di metien (2018 m); si passa davanti alle baite e si risale il pendio erboso che porta ai pascoli superiori dove si apre davanti a noi il vallone di Citrin del quale si risalgono le dolci ondulazioni arrivando ad un bivio (2142 m). Proseguendo a destra ci si dirige verso un traliccio dell’alta tensione dal quale si risalgono in lieve pendenza i pascoli e dopo qualche larga curva si giunge a Citrin damon (2316 m) che si oltrepassa continuando alla destra del torrente superando dapprima un rudere e successivamente, dopo aver aggirato un basso promontorio, si arriva ad un bivio (2420 m) segnalato da bolli gialli su un sasso. Da qui ci si sposta a sinistra per imboccare il pendio finale verso il colle ormai ben visibile che si raggiunge dopo aver compiuto un tratto pressoché rettilineo in lieve pendenza per poi, con qualche tornante, risalire con un ultimo strappo alla palina lignea situata sul valico. Per raggiungere il lago di Citrin ci si incammina sulla destra contornando a mezzacosta un bassa punta erbosa su una traccia di sentiero che si indirizza verso una zona pietrosa; la si attraversa in direzione di alcuni dossi di erba e pietre che si passano compiendo qualche saliscendi e, sempre su una traccia di sentiero, si arriva poco sopra il piccolo bacino naturale che in breve si raggiunge. Dall’estuario del lago si scende per un sentiero che, superando bassi dossi erbosi nei punti di minor pendenza, raggiunge quasi subito il bivio a quota 2420 e da questo si rientra per l’itinerario dell’andata.

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