Rifugio Mont Fallére – St. Pierre (AO)

20 febbraio 2010 at 19:56

giancarlo

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al-rifugio

Quota 2389
Dislivello 854
Difficoltà EE
Segnavia 13, 11 (ove visibili)
Tempo 2h30′

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

Lunga escursione ad anello in ambienti solitari e panoramici che ci permette di contornare l’alta comba del Mont Fallére e raggiungere un alpeggio che, forse entro l’anno, sarà adibito a rifugio. Per affrontare questa gita bisogna valutare bene sul posto le condizioni della neve e consultare il bollettino valanghe dovendo compiere un traverso molto lungo che contorna per intero il vasto versante sud-orientale della Punta Leysser; un consiglio può essere quello di partire presto prima che il sole trasformi la neve e di compiere l’anello nel senso della descrizione perché, vista l’esposizione , non è sicuro affrontare i pendii sotto la Leysser al pomeriggio. Il panorama dall’alpeggio è stupendo dall’Emilius alla Pointe della Pierre  e suggestivo sulle incombenti vette della testata del vallone: la Leysser, il Mont Rouge de Vertosan ed il Fallére.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino -Aosta sino alla barriera di Aosta est, la si supera e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si segue la direzione per Courmayeur e prima di uscire dal comune di Saint Pierre si svolta a destra seguendo le indicazioni per Saint Nicolas; appena fuori dall’abitato si tiene la destra ad un bivio e si segue l’indicazione per Vetan che si raggiunge dopo qualche chilometro. Arrivati alla frazione la si attraversa e si giunge ad un comodo parcheggio situato davanti all’hotel Notre Maison dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio ci si incammina sulla stradina a sinistra in salita che si trova al suo termine ed in breve si raggiunge il vasto pianoro superiore. Si continua a camminare sulla traccia di solito battuta dal gatto delle nevi dirigendosi verso le baite di Chatelanaz; prima di raggiungerle si devia leggermente sulla destra risalendo le tracce quasi sempre presenti sul pendio e si risalgono, quasi direttamente, le basse ondulazioni della montagna puntando in direzione della vetta della Punta Leysser. Si incrocia più volte, se visibile, la traccia della strada poderale e si arriva, vedendolo solo all’ultimo all’alpeggio di Grandes Arpilles (2137 m) lo si supera e, avvicinandosi ai pendii che scendono dalla Leysser, si giunge ad una palina segaletica (2151 m); si devia quindi sulla destra cercando di individuare il percorso della strada poderale e comunque compiendo un lunghissimo traverso che contorna tutto il versante sud-est dei ripidi pendii che scendono dalla Leysser: questa è la parte più delicata dell’escursione e va affrontata con condizioni di neve ben assestata e basso pericolo valanghe. Camminando, senza alzarsi troppo di quota, si arriva intorno ad una quota di 2210 m e si supera la costola che ci separa dalla comba del Mont Fallére : in questo tratto conviene già cercare di individuare il tetto della costruzione che si può individuare tra i dossi nevosi sotto la  verticale del col Fênetre , tra il Fallére ed il Mont Vertosan, proprio perché da questo punto in poi non lo si potrà più vedere. Continuando sempre il traverso, ma senza abbassarsi di quota per non incontrare alcuni ripidi canali, ci si dirige verso il centro del vallone e si risale subito una piccola elevazione arrivando in una vasta zona di dossi nevosi. Ci si inoltra tra di essi passando, senza percorso obbligato, tra i punti di minor pendenza e spostandosi leggermente sulla destra si risale un ultimo pendio un po’ ripido arrivando al pianoro dove è situato il rifugio.

Per il ritorno  ci si incammina scendendo sulla sinistra (destra idrografica) del vallone superando con qualche saliscendi alcune piccole elevazioni e indirizzandosi verso una cima con sopra un’evidente antenna metallica. Si passa sopra una dorsale, si scende di poco e risale un colletto portandosi a sinistra della cima con l’antenna e si inizia la discesa sul versante opposto alla sinistra verso i primi alberi; zigzagando per evitare tratti ripidi si attraversa verso sud il rado bosco arrivando sopra la verticale dell’alpeggio di Loé che in breve si raggiunge. Si scende di poco verso una presa per l’acqua, si attraversa il torrente e si contorna uno sperone della montagna; in seguito si attraversa di nuovo un torrente e si contorna un altro sperone arrivando in vista dei pendii che scendono dolcemente verso Vetan. Si arriva ad un bivio segnalato da una palina (1892 m) che si trova sotto l’alpeggio di Thoules e da questo si scende a vista verso le case di Vetan raggiungendo di nuovo il parcheggio.

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