Mont Vaudet – Valgrisenche (AO)

24 agosto 2023 at 11:30

giancarlo

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Quota 2655
Dislivello 924
Difficoltà E
Segnavia 12, 11, s.n.
Tempo 3h

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Mont Vaudet è una cima poco pronunciata che si trova a mezzacosta sulla sinistra orografica dell’alta Valgrisenche. L’escursione è semplice e ben segnata sino a poche decine di metri dall’omino di vetta che, pur essendo vicino, non si vede però dal sentiero; per raggiungerlo si passa dal bel rifugio Bezzi dal quale si sale con un bel sentiero panoramico per addentrarsi tra le costole erbose della parte alta della vallata. Dalla cima il panorama è ampio sull’alta valle con il ghiacciaio di Glairetta che la fa da padrone ma si vedono inoltre la vicina Giasson, Punta Bassac Nord, Grande Traversiére; sul  versante opposto la vista spazia dal gruppo del Rutor, alla Punta Maurin e Becca di Suessa e Plattes des Chamois mentre la più elevata, la Grande Sassiére, risulta parzialmente nascosta nella parte alta del comprensorio.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est per uscire alla successiva di Aosta ovest; si continua per Aosta e, alla rotatoria, si seguono le indicazioni per Courmayeur. Superato il comune di Arvier si seguono le indicazioni perla Valgrisencheche si risale sino al villaggio di Bonne; lo si oltrepassa e con la strada asfaltata si giunge a Surrier dove si lascia l’auto nel parcheggio.

Descrizione

Dal posteggio si raggiungono le paline dei sentieri imboccando la poderale che si alza nel vallone biforcandosi dopo pochi minuti (1854 m) per continuare sulla diramazione di destra; questa sale senza eccessiva pendenza con percorso pressoché rettilineo sino alle baite diroccate di Tsalé (1939 m). Addentrandosi, sempre con poca pendenza, nel vallone si giunge ad un bivio indicato dalle paline (2025 m); qui si lascia la sterrata che devia alla destra e si prosegue diritto con la strada che si restringe per diventare un bel sentiero. Salendo sempre sulla destra orografica, dove si possono trovare residui di qualche frana o valanga anche a stagione avanzata, si traversano i ripidi pendii della montagna sbucando sopra un dosso dal quale si vede l’ormai vicino rifugio Bezzi che in breve si raggiunge (2286 m); lo si oltrepassa scendendo verso le sottostanti paline dei sentieri alla quali si devia alla sinistra sul sentiero che sale sul vicino costone erboso. Dopo una salita diretta sul ripido pendio erboso la pendenza diminuisce un po’ e si piega alla sinistra traversando, con leggeri saliscendi, andando ad aggirare un basso costone sino a raggiungere un bivio segnalato dalle paline (2578 m). Proseguendo diritto, si aggira ancora un successivo basso costone scendendo poi leggermente per attraversare un torrente dove si trova un bivio (2590 m); deviando a sinistra, si va ad attraversare una conca erbosa dove si piega verso sinistra per risalire il pendio con un traverso. Sopra questo, quando il sentiero perde di pendenza, lo si abbandona ad una quota di circa 2660 m deviando a sinistra verso un piccolo dosso erboso isolato; oltrepassatolo, si arriva subito all’ometto della cima che, nascosto dal dosso, si vede solo all’ultimo momento.

 

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