Mont Fallére, anello – Saint Pierre (AO)

12 luglio 2020 at 06:39

giancarlo

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Quota 3061
Dislivello 1333
Difficoltà EE
Segnavia 13, 12, 13 B, 13 E, 8A, 9, 14
Tempo 3h30′ (Mont Fallére), 5h30 (anello completo)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Mont Fallére è la vetta più elevata dell’omonimo gruppo montuoso che si trova sulla sinistra orografica della valle centrale sopra il comune di Saint Pierre. La salita e la discesa a questa cima, per compiere un anello, si svolge sulle due dorsali, est ed ovest, percorribile indifferentemente nelle due direzioni. La salita passando dal rifugio Fallére e dal Lac Mort è più diretta e consente quindi una progressione più rapida; la discesa dal versante opposto, escluso il tratto di cresta attrezzato, è più blando e permette un panoramico percorso a mezzacosta sulla comba sottostante, Per la sua posizione centrale nella Valle d’Aosta, il panorama è sicuramente splendido e remunerativo sulla catena alpina e sulle innumerevoli vette prealpine.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta, si superala Barrieradi Aosta est e si esce al casello successivo di Aosta ovest; si prosegue per Aosta ed al semaforo si svolta a sinistra arrivando a Saint Pierre dove sulla statale si trova la deviazione a destra per Saint Nicolas. Si risale sino al capoluogo e, appena fuori dell’abitato, si prosegue per Vetan; raggiunto il villaggio si risale sino al termine delle case arrivando ad un piazzale, attiguo all’hotel Notre Maison, dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si parte a destra in corrispondenza delle paline salendo un breve ripido pendio che sbuca nei pascoli appena sopra dove si trova subito un bivio (1821 m); si devia a destra e, con percorso pianeggiante, si attraversano i pascoli attraversando subito un ruscello dopo il quale si rimane alla sinistra ad un successivo bivio. Si costeggia ora in leggera salita un torrentello arrivando poco sotto un alpeggio dove si trovano le paline in corrispondenza di un bivio (1888 m); da qui si devia a destra prendendo un comodo sentiero che, con un lungo percorso pianeggiante, aggira i pendii della montagna avvicinandosi ad un costone prima del quale ci viene dato il benvenuto nel “museo a cielo aperto”. Arrivati ad un successivo bivio segnalato da una palina (1932 m) si devia a sinistra e, con la pendenza che ora aumenta sensibilmente, si risale il costone dapprima nel bosco uscendo poi fuori da esso per giungere, al suo termine, ad incrociare una poderale (2217 m). Questa la si percorre sulla destra, dove si trovano numerose sculture che rendono ameno il percorso, entrando nel vallone di Verrogne; con percorso a mezzacosta si sale leggermente arrivando ad attraversare un torrente poco dopo il quale, in corrispondenza di una curva, il sentiero taglia un paio di tornanti sbucando nei pressi del rifugio Mont Fallère (2377 m). Aggiratolo sulla destra, si trovano le paline che ci fanno proseguire ancora sulla sterrata che termina poco più avanti all’alpeggio di Les Crottes (2385 m) dove si trovano le paline dei sentieri; dallo slargo si devia a destra prendendo il sentiero che si alza subito deciso sul pendio erboso spianando poi più sopra per passare tra bassi dossi di rocce ed erba. Giunti ad un bivio (2511 m), si devia a destra avvicinandosi ad un alto pendio erboso che si risale con molti tornanti; quando la pendenza spiana, si tiene la sinistra passando poco al di sopra del vicino Lac Mort avvicinandosi alla dorsale della montagna. Il sentiero sale aumentando di pendenza avvicinandosi ad una spalla che si percorre verso sinistra (2713 m) verso un promontorio roccioso; questo lo si aggira alla sinistra salendo su terreno un po’ più ripido avvicinandosi ad un piccolo salto roccioso dove si trova un breve tratto attrezzato con alcuni gradini in ferro ed un paio di catene. Tenendo sempre la sinistra della dorsale, il sentiero sale su terriccio  verso alcune roccette, che si superano senza problemi, arrivando ad un traverso su terreno friabile  un po’ esposto; superatolo ci si trova sotto la verticale della vetta che si raggiunge in breve con un ultimo strappo. Per la discesa si prosegue sulla cresta che, ora esposta, scende dalla parte opposta, percorrendola aiutati dalle molte catene che aiutano nei tratti critici; dopo un primo tratto quasi pianeggiante si aggira un piccolo spigolo con un passaggio aereo scendendo sul lato destro del filo di cresta. Con alcuni saliscendi e passaggi un po’ atletici si giunge ad un colletto dal quale si risale su buona traccia un torrione di roccette oltre il quale, con un ultimo traverso attrezzato, si raggiunge su terreno più comodo, un colletto (3024 m). Da qui si scende sul sentiero che, dopo aver superato i ruderi del vecchio rifugio (2990 m), con numerose svolte scende un pendio di rocce rotte sino ad un bivio (2673 m); deviando alla destra si arriva ad un altro vicino bivio (2658 m) dove, ignorato il sentiero che scende a sinistra, si continua diritto. Dopo un tratto in traverso si scende a sinistra andando ad intercettare un sentiero sottostante (2482 m) che si percorre verso destra; dopo una breve risalita si prosegue diritto ad un altro bivio (2473 m) scendendo verso il Lac des Grenouilles alla cui sinistra si trovano le paline (2387 m) dalle quali, deviando a destra, si raggiunge di nuovo il rifugio.

 

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