Petit Tournalin – Valtournenche (AO)

8 luglio 2020 at 06:44

giancarlo

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Quota 3203
Dislivello 1211
Difficoltà EE
Segnavia AV 1, 3D
Tempo 3h30′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Petiti Tournalin si trova a meridione del vicino e più elevato Grand Tournalin separato da un colletto roccioso. Questa cima offre tre vie di salita escursionistiche e questa è quella che, con minor dislivello, si sviluppa interamente su sentiero; questo è ben segnato e comodamente percorribile sino al bivio appena sotto il Colle di Nana mentre oltre, a mano a mano che si sale, il terreno si fa più impervio anche se mai impegnativo: tacche di vernice ed ometti non consentono errori di percorrenza ma può essere problematico attraversare la breve pietraia solo in caso di nebbia fitta. Dalla vetta è senz’altro imponente la vista del “fratello maggiore”, il Grand Torunalin ma è ampio e  spettacolare il panorama verso Cervino, Dent d’Herens e Grandes Murailles verso ovest, mentre dall’opposto versante si ammira il vicino imponente gruppo del Monte Rosa.

Avvicinamento

Percorrendo la A-5 Torino-Aosta si esce al casello di Chatillon-St.Vincent e si seguono le indicazioni per Valtournenche e Breuil-Cervinia. Arrivati nel capoluogo della valle, Valtournenche, dopo la piazzetta principale dove c’è un posteggio si trova sulla destra una strada che sale in corrispondenza dell’hotel Etoile de Neige. La strada sale per qualche chilometro attraversando le frazioni superiori e giungendo infine in un piazzale sterrato dove si trova una teleferica e dove si può parcheggiare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si raggiunge la partenza della cremagliera e, attraversato il ponte, si sale per pochi metri sulla strada dove alla sinistra si trovano le paline che indicano il sentiero; si sale quindi sul largo sentiero a tratti gradinato che in pochi minuti porta alla conca di Cheneil. Senza raggiungere le poche case del villaggio, si prende la traccia sull’erba che si diparte alla destra e raggiunge le ben visibili paline all’incrocio dei sentieri (2106 m); si sale alla sinistra con moderata pendenza entrando nel rado boschetto; usciti dalla vegetazione si trova un bivio segnalato dalle paline (2248 m) dove si prende la diramazione di sinistra. Poco oltre, dietro alcune basse ondulazioni, si trova un successivo bivio, anche questo segnalato dalle paline, dove si devia sulla destra (2289 m) salendo un poco inclinato pendio erboso sopra il quale si trovano le baite di Champsec (2330 m). Il sentiero prosegue alla sinistra della costruzione compiendo un ampio tornante per poi avvicinarsi ad una vallettina tra due cimette; la si percorre sulla sinistra sbucando su un pianoro erboso che si aggira alla sinistra verso una piccola bastionata rocciosa che si sale anch’essa alla sinistra. Sopra questa ci si trova in un’altra conca che si percorre ancora a sinistra avvicinandosi al pendio che si sale con un traverso arrivando al Col des Fontanes (2707 m). Dall’insellatura si scende alla sinistra perdendo una cinquantina di metri di dislivello arrivando nei pressi di alcune ondulazioni erbose dove si prosegue diritto all’incrocio col sentiero che proviene da destra (2660 m); si passa poi alla destra di un laghetto per avvicinarsi al pendio erboso alla sinistra che si contorna nella sua parte bassa. Qui la pendenza aumenta un po’ ed il sentiero attraversa una zona di pietre passando accanto ad una frana arrivando poi in vista del Colle di Nana che, con un traverso sulla sinistra, in breve si raggiunge (2773 m). Da qui si scende sull’opposto versante per pochi metri trovando sulla sinistra una grossa pietra con le indicazioni per la deviazione del sentiero; abbandonando il sentiero che scende, si devia a sinistra passando al di sopra di un grosso ometto avvicinandosi ad una pietraia che si attraversa seguendo ometti e frecce gialle. Superatala, ci si avvicina al pendio salendo tra erba e sassi con la pendenza che aumenta gradatamente e dove l’ambiente si fa più severo;  quando termina il fondo erboso la pendenza aumenta sensibilmente ed il terreno di terra e pietrisco obbliga ad una progressione più attenta. Giunti nei pressi di una crestina di rocce rotte si piega alla sinistra, sempre su terreno ripido, per raggiungere la dorsale; da qui salendo di pochi metri si giunge alla croce di vetta.

 

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