Creton du Midi – La Salle (AO)

11 luglio 2019 at 20:43

giancarlo

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Quota 2962
Dislivello 1301
Difficoltà EE
Segnavia s.n., 7
Tempo 3h15′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Creton du Midi si trova sulla cresta che, iniziando dall’aiguille d’Artanavaz, scende sulla sinistra orografica dell’alto vallone di Planaval, sopra La Salle.Lesue punte sono già ben visibili dalla partenza ed il percorso di avvicinamento, eccetto il primo tratto sino al pendio canale, si svolge su terreni ripidi che aumentano sensibilmente di pendenza nella parte finale; la parte fuori sentiero deve essere percorsa con buona visibilità e terreni asciutti per evitare problemi di progressione vista la natura e la ripidezza degli stessi soprattutto nel canale che sale tra le due punte che, terminata l’erba, presenta terriccio franoso. Al ritorno è consigliabile percorrere la poderale che, anche se con un percorso di poco più lungo, offre grandi panorami ed una piacevole discesa. L’ambiente ed i panorami sono spettacolari sia sulle vette adiacenti che, a 360°, su Bianco, Gran Combin, Velan, Rosa e le numerose altre vette delle alpi valdostane.

Avvicinamento

Si percorre la A-5Torino-Aosta e si esce al casello di Aosta ovest seguendo le indicazioni per Aosta e Courmayeur; giunti alla rotatoria di La Salle, si devia a destra attraversando il paese e seguendo la direzione per Planaval. Giunti al villaggio si parcheggia nei pressi del ristorante.

Descrizione

Dal ristorante si scende per la stradina e si attraversa il torrente per continuare su di essa ed oltrepassare il divieto di transito; con una dolce salita si arriva nei pressi dell’alpeggio di Eculés (1871 m) e, appena prima di esso, si abbandona la sterrata e si devia a destra per attraversare il ruscello su un ponticello di legno dove inizia il sentiero. Si prosegue sempre senza eccessiva pendenza per arrivare alla base di un ripido pendio canale percorso da un torrentello dove si piega alla destra per risalirlo; si guadagna quota faticosamente sino alla parte alta dove, ad una sua biforcazione, il sentiero devia a sinistra costeggiando una cascatella. Quando la pendenza spiana decisamente si arriva all’alpeggio di Bonalex (2334 m) che si lascia alla sinistra per aggirare, sulla poderale, un promontorio erboso; appena dopo la curva si vede un ampio canale erboso sulla sinistra che si inizia a risalire senza percorso obbligato puntando ad un’evidente bastionata rocciosa alla destra nella sua parte alta. La si costeggia con ripida salita arrivando nella sua parte alta dove poi la pendenza diminuisce del tutto giungendo ad una grande conca erbosa; scesi di pochi metri si raggiunge il suo fondo dalla parte opposta avvicinandosi al torrente e, quando il pianoro si restringe, lo si attraversa a sinistra. Risalito un dosso poco pronunciato, si riattraversa il torrente alla destra raggiungendo i pendii erbosi della sponda opposta; questi si risalgono sulla fiancata avendo davanti ben visibile la nostra meta. Spostandosi leggermente sulla destra si giunge più sopra in un ambiente con molti piccoli promontori e qui si sceglie il percorso migliore per risalirli attraversandoli e puntare all’evidente canale che scende tra le due punte. Arrivati alla base di questo si inizia a risalirlo su terreno molto ripido con tratti di terriccio e sassi rotti alternati a piccole zolle erbose; giunti faticosamente ad una biforcazione si devia a sinistra e si risale una ripida cengia erbosa alla cui sommità si trova un piccolo colletto dal quale, rimanendo di poco alla sinistra del fili di cresta, si salgono gli ultimi metri, esposti, che portano alla punta nord (2962 m). Ritornati al colletto si salgono gli ultimi metri, anche qui esposti, che in breve portano alla punta sud (2951 m) e da questa, ritornati al colletto, si ridiscende per la cengia erbosa ed il ripido canale. Giunti alla poderale nei pressi dell’alpeggio di Bonalex, si percorre la poderale che, con percorso molto panoramico risale leggermente passando poco sopra i ruderi di Praz Barlet (2376 m); aggirato un costone si scende ora all’alpe Rantin (2351 m) e, sempre sulla poderale, si ritorna al ristorante.

 

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