Grand e Petit Tournalin – Valtournenche (AO)

4 agosto 2018 at 17:09

giancarlo

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Quota 3367, 3211
Dislivello 1423
Difficoltà EE
Segnavia 30,30D
Tempo 3h45′ (Grand Tournalin), 5h00′ (Petit Tournalin)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Grand Tournalin è la più alta vetta tra quelle che fanno da corona alla bella conca di Cheneil, sopra il comune di Valtournenche; il Petit Tournalin, invece, si trova sulla continuazione della cresta che dal fratello maggiore scende a sud est. Ambedue sono cime rocciose la cui salita comporta una buona esperienza di progressione su terreni impervi con terriccio e brevi tratti in cui bisogna usare le mani; solo per il Grand Tournalin c’è un sentiero ben tracciato dove, nel punto più impegnativo, si trovano un paio di corde fisse, mentre per il Petit si trovano solo segni di vernice e la salita si svolge per la maggior parte su blocchi di roccia con pochi tratti camminabili. Nelle giornate limpide il panorama è splendido sul gruppo del Monte Rosa,sul Cervine e sulle Grandes Murailles; essendo sulla vetta più elevata del comprensorio, anche la visuale poi sulle altre di quota inferiore con le vallate adiacenti non è sicuramente da meno.

Avvicinamento

Si percorre la A-5Torino-Aosta uscendo al casello di Chatillon-St Vincent per proseguire in direzione Cervinia; giunti nell’abitato di Valtournenche e superata la piazza del paese si devia sulla destra seguendo le indicazioni per Cheneil. Risalita per alcuni chilometri la strada si arriva dove essa termina in corrispondenza di un piazzale dove si parcheggia l’auto.

Descrizione

 Dal parcheggio si raggiunge la partenza della cremagliera e, attraversato il ponte, si sale per pochi metri sulla strada dove alla sinistra si trovano le paline che indicano il sentiero; si sale quindi sul largo sentiero a tratti gradinato che in pochi minuti porta alla conca di Cheneil. Senza raggiungere le poche case del villaggio, si prende la traccia sull’erba che si diparte alla destra e raggiunge le ben visibili paline all’incrocio dei sentieri (2106 m) con una stradina sterrata; si sale alla sinistra con moderata pendenza entrando nel rado boschetto; usciti dalla vegetazione si trova un bivio segnalato dalle paline (2243 m) dove si prende la diramazione di sinistra. Poco oltre, dietro alcune basse ondulazioni, si trova un successivo bivio, anche questo segnalato dalle paline (2286 m) al quale si prosegue diritto ignorando la deviazione di destra; si cammina su leggera pendenza attraversando alcuni pascoli sul sentiero che porta ad aggirare un  costone della montagna. Dopo questo si sale con moderata pendenza su un traverso che ci porta sopra alcune balze rocciose, sopra le quali si attraversa un torrente; dopo qualche leggero saliscendi si piega a sinistra, salendo un po’ più decisamente, per raggiungere un altro bivio segnalato dalle paline (2597 m). Qui si devia a destra e, attraversato un ruscello, si arriva ad un ampio pianoro erboso che si attraversa dirigendosi verso il pendio di erba e sassi che si trova di fronte. Ora la pendenza aumenta un po’ e, salendo con alcuni tornanti, ci si porta alla base di una bassa dorsale morenica; sopra questa il sentiero entra nella  conca di una pietraia dove, tenendo la sinistra, ne risale la fiancata salendo dapprima verso una bastionata rocciosa, abbandonata la quale, ci si porta a mezzacosta. Salendo con pendenza costante si giunge ad una grossa roccia trasformata in punto di riparo dalla quale si devia a sinistra (3082 m); su terreno prevalentemente roccioso si sale ora con qualche breve tratto gradinato in direzione dell’evidente colle ormai vicino. Senza raggiungerlo, e qualche metro prima di esso, si trova un bivio segnalato da indicazioni di vernice sulla roccia (3136 m); deviando a sinistra si passa di fianco ad una grossa placca inclinata dopo la quale, deviando a destra, si sale su rocce rotte arrivando alla cresta. Raggiuntala, il sentiero si sposta subito sulla fiancata alla sinistra e, sempre camminando su rocce rotte, si giunge ad un piccolo camino sopra il quale, traversando su alcune rocce lisce, si arriva al tratto attrezzato con corde fisse (3210 m); al termine del primo tratto si arriva ad un colletto (3222 m) dal quale, a sinistra, inizia il secondo tratto che aiuta sul traverso ascendente dove si sale su terreno infido di terriccio e pietrisco. Il sentiero diviene ora più camminabile e, salendo tra rocce rotte, si avvicina nuovamente alla cresta salendo poi più decisamente su roccette portandosi nei pressi di alcune rocce rossastre; qui il percorso devia decisamente alla sinistra e, dopo una breve salita ancora su rocce rotte, si arriva al pendio finale sul quale, oltrepassato i ruderi del vecchio rifugio, si arriva in breve alla croce della vetta escursionistica (3367 m). Da questa, volendo, si segue per poche decine di metri il filo di cresta dove si percorre la traccia che porta all’intaglio antistante la punta nord; questa, di una decina di metri più alta, si raggiunge solo con percorso alpinistico. Ritornati al bivio a quota3136 msi sale a sinistra sopra una roccia inclinata seguendo i segni di vernice che ci tengono alla sinistra del filo di cresta; dopo aver passato alcune rocce lisce, si raggiunge il filo di cresta dove si trovano alcuni spuntoni rocciosi. Senza salirli direttamente, si raggiunge un aereo terrazzino roccioso dal quale si compie un traverso un po’ esposto dopo il quale si risale un ripido ma breve tratto su terriccio e pietre rotte; sopra questo si ritorna sul filo dal quale si passa subito sul versante opposto dove, costeggiata una piccola parete rocciosa si supera un primo intaglio al quale ne succede un altro subito dopo. Ora si traversa sotto il filo di cresta su rocce rotte arrivando in breve in vetta al Petit Tournalin (3211 m).

 

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