Rifugio Chiaromonte – Traversella (TO)

8 novembre 2014 at 20:26

giancarlo

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Quota 2058
Dislivello 1213
Difficoltà E
Segnavia 719, bolli bianco-rosso
Tempo 2h45′

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il rifugio Chiaromonte si trova in una bella e selvaggia conca alla testata del vallone che da Traversella si estende verso nord dominato dalla Punta Cavalcurt. Il sentiero si sviluppa dapprima in un bel bosco di faggi e castagni per poi uscire all’aperto e percorrere pascoli e pendii erbosi mai impegnativi o troppo ripidi; il percorso è sempre evidente e ben segnato e, anche dove mancano i bolli bianco-rosso, reso visibile da ometti e segni di vernice bianca. Per raggiungerlo si passa da numerosi alpeggi ancora attivi nonostante, quelli più in quota, siano lontani da strade poderali che offrono bei panorami, oltre che sul vallone percorso, sulla Valchiusella e sulla pianura. Come detto la costruzione si trova in una conca selvaggia che si raggiunge con un percorso abbastanza lungo e la si vede solo all’ultimo momento quando si è a poche decine di metri da essa; il rifugio rimane aperto nei mesi di luglio ed agosto ma le chiavi sono reperibili presso il comune di Traversella. Non essendoci difficoltà l’escursione può essere intrapresa da tutti ed è consigliabile, vista la quota e l’esposizione in pieno sud, all’inizio o alla fine della stagione escursionistica. Note storiche::Il Rifugio Chiaromonte è collocato all’interno di uno dei fabbricati che costituiscono l’antico alpeggio Lavasoza, già citato in documenti di archivio risalenti al XVI secolo. L’edificio che ospita il Rifugio riporta la data del 1714 scolpita sul muro di sostegno interno. Questo particolare è stato scoperto durante i lavori di ristrutturazione compiuti dal Comune di Traversella nel 1982, quando l’edificio fu trasformato in rifugio.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Ivrea; si percorre la statale per Castellamonte per qualche chilometro per deviare poi a destra seguendo le indicazioni per Traversella e la Valchiusella. Raggiunto il comune di Traversella si entra nel paese, si supera la chiesa e si raggiunge la piazza principale del paese dove si lascia l’auto negli appositi spazi.

Descrizione

Dalla piazza si imbocca la via Monte Marzo, con le indicazioni per la palestra di roccia ed i rifugi, che diviene subito una larga mulattiera addentrandosi nel bosco; prima di arrivare ad una baita situata in uno spiazzo erbosa si devia a destra su alcuni sassi lisci salendo sempre sull’evidente sentiero ricoperto dal fogliame arrivando ad un bivio segnalato dalle paline (962 m) al quale si tiene la destra. Proseguendo nella bella faggeta si giunge ad un successivo bivio segnalato dalle paline (1018 m) dove, ignorato anche qui il sentiero che si stacca alla sinistra, si sale nuovamente a destra costeggiando un muro a secco. Si passa poi davanti ad una vecchia cisterna in pietra per l’acqua salendo col sentiero costeggiato da un muretto a secco che perviene ad un successivo bivio congiungendosi con una traccia che arriva da sinistra (1067 m); spostandosi sempre verso destra si ignora un sentiero che scende a destra verso la strada (1074 m) arrivando dopo qualche minuto ad una baita isolata (1108 m). Da questa si devia a sinistra risalendo il bosco con più pendenza sino ad uscirne in prossimità dell’alpeggio di Lasas (1172 m); a sinistra della baita si riprende il sentiero un po’ rovinato dal passaggio degli animali che attraversa il pascolo al di sopra di essa. Rimanendo sul sentiero che sale a mezzacosta sul pendio erboso si passa da una baita diroccata (1221 m) dove, piegando leggermente a sinistra, si arriva sotto ad alcune rocce levigate risalendole sulla destra verso un evidente ometto di pietra (1313 m). Ora, deviando a sinistra, si risale un ripido pendio erboso sopra il quale, piegando poi a destra, si traversa in direzione di una grossa roccia isolata dopo la quale si riprende a salire più decisamente; dopo aver incrociato due tracce scorciatoie del percorso si taglia ancora verso destra arrivando alle panoramiche baite Pinacrosa (1640 m) che si trovano su due livelli del pendio. Superate le baite superiori si rimonta più direttamente il pendio seguendo gli ometti ed i segni di vernice bianca portandosi nella parte alta di esso dove, perdendo di pendenza, il sentiero inizia un lungo traverso verso destra in direzione di un alto ometto di pietre situato su una puntina. Prima di raggiungerlo e piegando a sinistra si sale più decisamente per un breve tratto arrivando  un bivio segnalato dalle paline (1984 m); da questo si prende il sentiero che prosegua alla destra arrivando all’ometto; proseguendo in traverso si passa al di sopre di un paio di baite diroccate per giungere subito ad una piccola conca erbosa dove si trovano le baite dell’alpe Chiaromonte (2013 m). Raggiunta la baita più a destra si prosegue in quella direzione attraversando una piccola pietraia col sentiero che porta ad un affioramento roccioso dopo il quale, piegando leggermente a sinistra, si perde qualche metro di quota; ci si abbassa quindi verso un’ampia conca dove al suo centro è ubicato il rifugio Chiaromonte che si raggiunge in pochi minuti (2014 m).

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