Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

La Cima Mares è la prima vetta orientale dello spartiacque prealpino che separa longitudinalmente le valli Locana-Orco a nord dalle basse valli di Lanzo a sud. L’escursione è facile e di solito ben tracciata con il percorso che si snoda nella prima parte in un rado bosco e poi sull’ampia e breve dorsale che adduce alla cima; sicuramente è adatta anche a chi vuole avvicinarsi a questo tipo di attività. L’elevazione ed il dislivello sono modesti ma il panorama nelle giornate terse è molto suggestivo con la grande distesa della pianura e subito dalla parte opposta le innumerevoli valli e cime delle prealpi piemontesi.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Ivrea; si prosegue verso Ceresole Reale e giunti a Cuorgnè si entra nell’abitato alla prima rotatoria nei pressi di un centro commerciale. Attraversando il comune si seguono le indicazioni per Alpette che si raggiunge dopo una decina di chilometri; qui si sale seguendo i cartelli indicatori per Trione e Cima Mares. Si sale su una stradina arrivando alle baite di Trione dove si lascia l’auto a bordo strada.

Descrizione

Dalle belle baite di Trione si ritorna indietro sulla strada per qualche decina di metri sino ad incrociarne un’altra sulla destra, di solito non pulita nella stagione invernale, dove inizia l’escursione (1186 m). Il tracciato inizia con tornanti molto ampi e poco inclinati snodandosi in un rado bosco per giungere ad uno slargo nei pressi di un grosso masso isolato alla cui destra si trovano le paline indicative della salita (1301 m). Con la pendenza ora più accentuata si sale con percorso quasi diretto arrivando ad un bivio (1349 m) dove su un albero si trova un cartello ligneo che ci indica di tenere la destra. Seguendo qualche bollo di vernice sui tronchi si guadagna quota e, con qualche breve strappo, si arriva all’ ampio colle panoramico della Bassa di Mares (1498 m) dove si trovano anche qui le paline indicatrici; da queste si volge a destra passando poco sopra le baite e, tenendo il centro dell’ampia dorsale, si superano piccoli affioramenti rocciosi. Dopo questi si puntano due ometti di pietra dai quali si raggiunge in pochi minuti la panoramica vetta.