Pralognan, Vallone di Grauson – Cogne

2 gennaio 2015 at 13:04

giancarlo

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Quota 2420
Dislivello 806
Difficoltà EE
Tempo 3h30′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

La meta di questa escursione è sì l’alpeggio di Pralognan ma anche, e soprattutto, l’entrare nel solitario vallone alto del Grauson sul cui fondo si erge la piramide della Tersiva; già è bello nel periodo estivo ma in quello invernale, molto poco frequentato, trasmette senz’altro una sensazione di pace e silenzio che solo questi ambienti solitari ed innevati sanno profondere. L’escursione è molto lunga e bisogna subito dire che deve essere effettuata con neve ben assestata e non dopo recenti nevicate o in periodi di scarso innevamento; condizioni che, pur camminando a volte senza le racchette anche sino all’Alpe Pila nel basso vallone del Grauson, consentono di raggiungere in relativa sicurezza le parti più alte dello stesso vallone. Già nel vallone basso bisogna prestare attenzione ai ripidi pendii e canaloni che si passano alla base, ma è sicuramente dal promontorio sopra la cascata di Pila che le difficoltà aumentano sensibilmente nel percorrere il lungo traverso, in parte nel bosco, con cui si attraversano i ripidi ed ampi pendii settentrionali del Monte Creya sino alla palina a quota 2296 m. L’alternativa a questo itinerario è quello del cosiddetto “sentiero invernale” che parte poco distante dalle baite di Tchezeu, sul fondo del vallone basso; esposto a sud questo percorso è da valutare al momento visto che, anche se dalla parte opposta, attraversa gli alti versanti in parte rocciosi alla base delle Punte Arpisson, Coppi e Fleurie.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superato la barriera di Aosta est si esce a quello successivo di Aosta ovest prendendo la direzione per Cogne; alla rotatoria all’ingresso dell’abitato si devia a sinistra e così anche alla successiva seguendo l’indicazione per Gimillan. Giunti alla frazione si lascia l’auto nel comodo parcheggio al suo ingresso e camminando verso le case si devia a destra sulla strada che compie una curva dopo la quale, percorsi un centinaio di metri, si trova un ponte sulla destra con le paline di inizio itinerario; volendo si può lasciare l’auto anche i prossimità del ponte.

Descrizione

Dal ponte si sale per la larga poderale dove si raggiunge un bivio con la palina indicante il vallone del Grauson al quale si devia alla destra. Passati accanto ad un piccolo rudere (1893 m) si prosegue a mezzacosta superando un bivio nei pressi di una cappelletta (1903 m) ed uno successivo al quale si tiene la sinistra (1921 m). Si prosegue quindi nel bosco in leggera ascesa giungendo ad un ampio pendio che si percorre in discesa passando appena sopra ad una baita; da questa si raggiunge il ponte sottostante dopo il quale si risale brevemente verso dell’alpeggio di Ecloseur al quale si devia a sinistra. Il percorso ora attraversa con dolce pendenza le pendici dei grandi canaloni situati sulla destra, sinistra orografica, del basso vallone del Grauson; arrivati verso il fondo si ignora dapprima il sentiero che scende a sinistra ad una palina (1969 m) ed in seguito quello che scende sempre sulla sinistra verso la baita isolata di Pila (2006 m)  da dove si rimontano alcune balze rocciose alla destra. Raggiunto un promontorio lo si contorna verso destra e si risale un breve pendio sopra il quale si piega a sinistra; si passa tra radi alberi arrivando ad un bosco di conifere dove si inizia un traverso. In questo tratto, dove non si guadagna molta quota, si devono superare alcuni tratti esposti soprattutto fuori dalla vegetazione passando sopra la baita di Crouzet arrivando ad un dosso. Qui  si trova un crocefisso dopo il quale si rimane alla sinistra ad un bivio (2296 m) e, dopo una leggera discesa, ci si avvicina alle baite di Grauson inferiore (2282). Una volta raggiunte si attraversano dirigendosi verso il ponte oltre il quale, deviando leggermente alla sinistra, per risalire un canale sulla sua destra. Arrivati ad un ponticello lo si attraversa per rimontare verso sinistra un successivo canale un po’ stretto sopra il quale si arriva ad un bivio segnalato dalle paline (2402 m). Qui si devia sulla destra dove si prosegue in leggera pendenza arrivando ben presto alle ormai ben visibili baite di Pralognan (2420 m). Al ritorno, non volendo percorrere lo stesso itinerario nella parte bassa, si ritorna alla palina quota 1969 e, deviando a destra si scende verso il fondo del vallone; attraversato il torrente si sale per un sentiero a mezzacosta che si alza alla destra di una baita. Traversando con percorso quasi pianeggiante il bosco, si arriva ad un ampio pendio da risalire verso destra raggiungendo il panoramico Pian Cretetta; da questo, seguendo la poderale o tagliandone i tornanti dove possibile, si giunge alla palina con l’indicazione per il Grauson dove si è deviato all’andata.

 

 

1 Commento

  1. Giovanni 7 gennaio 2015 Rispondi

    Bellissimo! Ricordo questa gita stupenda fatta in estate quando oltre le baite giunsi ai laghi di Lussert e poi al Colle di Laures. Ma che spettacolo d'inverno! Non ci sono parole per commentare queste foto stupende che davvero trasmettono la sensazione di solitudine e silenzio ovattato, quasi un mondo surreale ... In ogni caso colpisce la poca neve alle quote basse ... pare che il 2014 sia stato l'anno più caldo dal 1891! Se andiamo avanti così, addio montagne!

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