Mont Chetif, via ferrata – Courmayeur (AO)

21 settembre 2013 at 09:55

giancarlo

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Quota 2344
Dislivello 1203
Difficoltà EEA
Segnavia 4,5,5A,A.V.2,TMB
Tempo 3h30’

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Mont Chetif è una punta rocciosa che si erge a ridosso di Courmayeur proprio di fronte al versante meridionale del Monte Bianco e la sua ubicazione lo annovera tra i suoi migliori punti panoramici; la straordinaria vista ravvicinata sul versante della Brenva e sulle vette adiacenti ne consigliano la salita nelle giornate terse così da godere appieno della vista che spazia notevolmente spingendosi anche verso Grivola, Gran Paradiso, Rutor e le numerose vette minori. La salita per la via ferrata si svolge sui sentieri e sulle placconate nella parte centrale del  versante sud; la parte attrezzata del percorso è alternata a brevi tratti di sentiero e non presenta punti molto esposti e neppure eccessivamente strapiombanti rendendola dunque adatta a coloro che vogliono avvicinarsi a questo tipo di salite. Per completare meglio l’escursione si consiglia il ritorno dal bel sentiero che raggiunge il fondovalle passando dal comprensorio delle piste di sci; questo, rimanendo in un bel bosco, consente una discesa mai monotona anche se in un po’ ripida alcuni punti.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est, si prosegue sino all’uscita di Courmayeur; entrati nell’abitato si prende la direzione per Dolonne ed il centro sportivo. Superata la stazione di partenza della seggiovia si arriva alla frazione di La Villette dove si lascia l’auto nel parcheggio all’ingresso delle case.

Descrizione

Dal Parcheggio si attraversa la strada e si prende il sentiero che dalla palina prosegue nel piccolo  pascolo entrando subito in un boschetto; spostandosi sulla destra si arriva ad una palina alla quale si devia a sinistra (1270 m) arrivando ad un successivo slargo erboso. Rimanendo alla destra si costeggia il bosco rientrandovi dopo alcune decine di metri mentre ci si avvicina ad una placco nata; qui si trova una palina alla quale si devia a sinistra compiendo un breve traverso e, dopo questo tratto in lieve pendenza, si arriva ad una successiva palina alla quale, ignorando il sentiero che prosegue diritto, si sale sulla destra (1302 m). Dopo qualche piccolo tornante si arriva ad un’alta parete rocciosa che si costeggia sulla sinistra passando accanto ad una grande “balma” e, dopo  pochi minuti di cammino, si giunge all’inizio del tratto attrezzato 1470 m). Si comincia con un traverso alla destra su roccia liscia dove, alzandosi leggermente, si raggiunge una bassa costola rocciosa che si contorna; arrivati ad un intaglio si trovano dei gradini che si superano con un passo un po’ atletico dopo di che si riprende un traverso un po’ esposto. Al termine di questo si sale direttamente una placca rocciosa, anche questa un po’ esposta ma ben gradinata, dopo la quale si traversa ancora alla destra su rocce poco inclinate. Si sale poi una placca con piccoli arbusti alla cui sommità si aggira a sinistra una paretina rocciosa dopo la quale, saliti alcuni comodi gradini rocciosi, protetti anche questi da una catena, si giunge al termine di questo tratto attrezzato. Si sale ora sul ripido sentiero tra sassi ed erba al di sopra del quale ci si sposta in traverso a destra passando per un rado boschetto di conifere; arrivati ad un bivio si tiene la sinistra, diritto si giunge in pochi metri ad un punto panoramico, e al termine del breve traverso si deve salire un altro canalino roccioso. Dopo aver risalito alcune zolle erbose si prosegue verso sinistra sul sentiero che arriva ad una bassa roccia liscia sopra la quale si supera un ponticello; superatolo si prosegue per un breve tratto su sentiero per affrontare una larga roccia che si traversa per superare poi una piccola serie di ripide salite alternate tra canalini di roccia ed erba con alcune catene che ne facilitano la percorrenza. In seguito si rimonta un corto ma ripido pendio erboso sopra il quale si giunge ad un bivio segnalato da una palina (2002 m); ora si devia a sinistra e, attraversata una breve zona franosa, si compie un lungo traverso un po’ esposto dove si perde leggermente quota scendendo per qualche metro su roccia friabile. Si prosegue quindi sul sentiero sempre esposto e poi, deviando a destra, si sale ripidamente arrivando nei pressi di un ripetitore; senza raggiungerlo si tiene la destra indirizzandosi verso un largo canale erboso sopra il quale si trova un altro bivio segnalato da una palina (2248 m). Qui si prende il sentiero che sale a destra e percorre con poca pendenza una zona di pietra e bassa vegetazione ed in pochi minuti si raggiunge la vetta dove è situato una tavola orientativa; da questa, se si vuole allargare ancor più il panorama sul fondo valle, si raggiunge con una breve discesa la vicina punta orientale (2335 m) dove si trova una grande statua della Madonna della Pace che domina l’abitato di Courmayeur. Per il ritorno si raggiunge la palina al bivio a quota 2248 m e si prosegue diritto per qualche decina di metri  e poi il sentiero scende sulla destra in una piccola conca pietrosa; raggiunta una piccola stazione meteo si continua sui sassi sino ad un aereo colletto dal quale si scende sulla sinistra il ripido pendio di terriccio friabile. Raggiunto il sottostante bosco si trova un bivio ( 2157 m) dove si scende diritto tra gli alberi raggiungendo una pietraia che si passa nella sua parte superiore. Scendendo ancora nel bosco il tracciato si sposta leggermente sulla destra e, usciti dalla vegetazione, si arriva alla palina nei pressi delle baite di Praz Neyron (1938 m) dove si trovano anche gli impianti di risalita; dalla poderale si raggiungono le sottostanti paline dalle quali si prende il sentiero che scende a mezzacosta al di sopra di essa. Giunti al di sopra dell’arrivo della funivia si continua sulla sinistra seguendo il sentiero che prosegue nel bosco e, superata una costruzione isolata (1766 m) si perde velocemente quota con numerosi tornanti. Percorsa una corta dorsale dove la pendenza spiana temporaneamente si scende ancora velocemente arrivando ad intercettare la poderale nei pressi di un tornante (1511 m); senza mettere piede sulla sterrata si scende subito sul sentiero a sinistra che, con molti tornanti, raggiunge i prati del fondovalle dove, prima di una strada asfaltata, si trovano altre paline (1321 m). Qui si devia alla sinistra e si percorre la parte alta dei pascoli sul sentiero che scende dolcemente in direzione del ben visibile palazzetto dello sport; entrati ancora nel bosco il sentiero si trasforma in mulattiera e, superato un grande canalone protetto da un muro di contenimento, si arriva ad uno steccato con un ponticello di legno sulla sinistra. Ora si prende il sentiero che scende a destra di fronte ad esso e che, in pochi metri, arriva alla strada comunale; la si percorre sulla sinistra per poche decine di metri e si raggiunge il parcheggio della partenza.

 

 

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