Monte Pancherot – Valtournenche (AO)

19 luglio 2009 at 11:05

giancarlo

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vetta

 

Quota 2616
Disl. 1051
Diff. EE
Segnavia 6, Alta Via1, 7
Tempo 3h00′

 

L’escursione è facile e tranquilla sino alla Finestra di Cignana mentre il percorso da qui alla vetta, seppur breve, presenta qualche tratto esposto su terreno infido. Comunque si è ripagati dallo splendido panorama che si gode sulla conca del cervino e sui 4000 che vanno dal Breithorn occidentale al Liskamm. Di effetto è anche la vista a strapiombo sopra l’abitato di Valtournenche.

Avvicinamento

Si percorre la a-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Chatillon-St.Vincent. Si seguono le indicazioni per Cervinia e superato di alcuni chilometri il comune di Antey St. Andrè si arriva al capoluogo Valtournenche. Subito all’inizio dell’abitato, in corrispondenza di una curva, si imbocca sulla sinistra una strada con le indicazioni per Valmartin. Giunti alla chiesetta della frazione si posteggia l’auto negli spazi circostanti.

Descrizione

Dalle case poco oltre la chiesetta si trovano le paline segnaletiche che indicano l’itinerario e ci fanno superare le poche case e salire per piccoli pascoli terrazzati con muretti a secco. Si continua a camminare entrando nel rado bosco di faggi e si incontra un bivio segnalato da una palina, lo si supera e volgendo ogni tanto lo sguardo a sinistra si vede tra gli alberi dall’alto il sottostante lago artificiale di Maen. Il sentiero prosegue nel bosco che si fa più rado e dove i faggi lasciano il posto alle conifere, supera un ponticello di legno e poco sopra giunge nei pressi di una costruzione per la gestione delle condotte forzate dell’acqua dirette alla centrale di Maen. Prima di superare la vecchia rotaia che serviva per far salire i materiali alla diga e si passa per le baite di Promoron (1812 m) e successivamente si arriva alle baite di Falegnon ( 1914 m) da dove, poco più avanti, si trova un bivio segnalato da una palina con una deviazione a sinistra, che si tralascia. Ora il tracciato si addentra nel vallone  salendo per un tratto su pietre gradinate e dopo aver aggirato un promontorio si procede salendo a mezzacosta e giungendo nel fondo della piccola valle che si trova appena sopra, la si attraversa e si arriva in vista della diga che contiene il lago di Cignana. Risalendo col sentiero sulla sinistra orografica si arriva ad un bivio segnalato da una palina: si lascia la traccia a sinistra e si prosegue risalendo una bassa costola erbosa che ci porta all’estremità della diga. Ora si cammina su una poderale che costeggia il lago per quasi tutta la sua lunghezza e, arrivati all’altezza della Cappella di Cignana posta alla sua estremità nord, la strada risale di poco verso destra ed arriva all’alpeggio di Chevalley (2323 m) dove si trova un bivio. Si  segue la strada che continua sulla destra per abbandonarla quasi subito e risalire a sinistra un breve tratto con un bel sentiero sino alla soprastante Finestra di Cignana. Dal valico si stacca sulla sinistra un sentiero che dapprima segue fedelmente il filo della cresta erbosa e poi contorna con un tratto un po’ esposto sulla destra una cima tondeggiante e arriva nei pressi di un gendarme di pietra che si contorna anche questo sulla destra. La traccia prosegue a mezzacosta con qualche saliscendi su terreno a tratti un po’ infido ed esposto e ci conduce in breve alla croce della vetta.

Per il ritorno si ritorna alla Finestra di Cignana e si scende dal versante opposto seguendo la ben visibile traccia del sentiero, che dopo poco si biforca, e seguire quello che scende verso destra segnalato col n°7. Si scende per versanti erbosi compiendo qualche tornante con qualche tratto un po’ più ripido e si passa di fianco all’alpeggio di Croux de Dza (2283 m) dove si prosegue perdendo rapidamente quota per arrivare ad una larga mulattiera che si inoltra in un bosco di conifere. Tagliando i tornanti della mulattiera con il sentiero si arriva alle baite di La Vachère (2055 m) dove si trova un bivio segnalato da una palina e si prosegue verso i l basso in direzione Crepin. Camminando ancora sulla mulattiera si passa per l’alpe Tomaley (1740 m) e, scendendo nel bosco tra qualche muretto a secco, si arriva alla frazione di Crepin da cui, passando di fianco alla chiesetta, si arriva al capoluogo di Valtournenche; scendendo ora per la strada principale e passando per il centro, caratterizzato dalla bella piazzetta, con le targhe commemorative delle guide, si ritorna al punto di partenza dopo aver svoltato a destra in prossimità di una palina segnaletica.

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