Monterosahutte – Zermatt, Vallese (CH)

27 agosto 2012 at 17:25

giancarlo

0

 

 

 

Quota

2891

Dislivello

813

Difficoltà

EEA/F

Segnavia

Bolli e bastoni bianco-azzurri

Tempo

3h00’

 

Traccia GPS

Visualizza con Google Earth

Altimetria e dettagli 

 

Il nuovo rifugio Monterosahutte è stato edificato un centinaio di metri al di sopra di quello precedente ed è un moderno edificio costruito con tecnologie avanzate e con la facciata completamente ricoperta da pannelli solari;  esso è situato su una larga dorsale morenica in una posizione da cui si gode un panorama veramente eccezionale sulla corona di 4000 che circondano Zermatt, un po’ chiuso solo verso est dalla cresta del Gornergrat. Il suo raggiungimento comporta il passaggio di alcuni esposti tratti attrezzati e l’attraversamento di un tratto con saliscendi di un ghiacciaio che presenta alcuni passaggi un po’ delicati tra i crepacci. Le difficoltà possono quindi variare sia a seconda del periodo sia per condizioni del ghiacciaio e dei tratti attrezzati che, valutate al momento, devono essere affrontate con attenzione da escursionisti abituati alla progressione su questi tipi di terreni.

Avvicinamento

Dall’Italia si raggiunge, passando per il valico del Sempione o del Gran San Bernardo, il canton Vallese in Svizzera e si percorre l’autostrada e, terminata questa, la statale in direzione Visp; prima di entrare nella cittadina si trova una rotonda con le indicazioni per Zermatt che si seguono sino ad arrivare al comune di Täsch. Qui si deve lasciare l’auto nei grandi parcheggi e raggiungere la stazione ferroviaria per prendere il trenino per Zermatt; giunti nella stazione della bella località alpina si raggiunge, appena usciti sulla sinistra, la stazione della ferrovia del Gornergrat e, preso il trenino, si scende alla fermata di Rotenboden.

Descrizione

Dalla stazione ferroviaria ci si incammina verso l’ampio colletto sottostante incrociando un altro sentiero e passando per le paline che si trovano sull’evidente itinerario dove si prosegue in discesa; al colletto si devia a sinistra e si imbocca un largo ma esposto sentiero che dapprima in piano e poi in leggera discesa inizia un lungo percorso che taglia il ripido pendio sotto la Gornergrat. Perdendo un centinaio di metri di dislivello si ignora una traccia che si stacca sulla sinistra e si arriva ad un bivio segnalato da una palina (2708m) dove, anche qui, si prosegue diritto; si perde ancora quota indirizzandosi verso la lingua di sinistra (destra orografica) del Gornergletscher e, superata una palina, si tralascia l’inizio del vecchio sentiero per iniziare un tratto su terreno più sconnesso col quale si raggiungono alcune scalette metalliche. Raggiunta la loro base si attraversa un ponticello metallico e si giunge sulle rocce levigate del piede del ghiacciaio da cui si seguono i bastoni bianco-azzurri che ci guideranno nel suo attraversamento; superate queste rocce con percorso quasi pianeggiante si scende decisamente su una ripida traccia con qualche corrimano nei punti più esposti giungendo così sul ghiacciaio vero e proprio. Da qui si scende leggermente tenendo la sinistra compiendo poi un largo semicerchio che ci porta ad una fascia del ghiacciaio coperta da rocce rotte dalle quali si scende ancora per prendere la parte sottostante della lingua centrale del Gornergletscher. Su questo tratto si attraversa una zona un po’ crepacciata con il percorso, sempre indicato dai bastoni, che per i numerosi buchi diventa più delicato per il suo attraversamento; si piega poi leggermente sulla sinistra puntando ad un’alta bastionata rocciosa abbandonando il ghiacciaio ad una quota di circa 2548 m dove si imbocca la traccia che rimonta verso destra una cengia obliqua con un corrimano. Camminando su placche poco inclinate alternate a tratti di sfasciumi, si giunge alla base di alcuni gradini in ferro che superano una placca liscia un po’ più verticale dopo la quale si devia sulla sinistra e si attraversa una fascia di rocce lisce con l’aiuto, anche qui, di un corrimano; al suo termine si devia a destra e si supera un altro tratto ripido con l’aiuto di alcuni gradini in legno poco sopra i quali si arriva sul filo di una morena che si segue sulla destra. Passati sotto la verticale del rifugio ormai ben visibile il sentiero svolta decisamente sulla sinistra e, con un tratto poco inclinato, raggiunge in breve la scintillante costruzione.

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *