Mont Taille – Brusson (AO)

19 luglio 2009 at 09:41

giancarlo

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vetta

 

Quota 2555
Disl. 1210
Diff. EE
Segnavia 7, 7a, 3a, 1b, 1a, 9, 9a
Tempo 3h45′

 

Escursione dal dislivello quasi raddoppiato rispetto a quello per raggiungere la cima più alta dovuto ai numerosi saliscendi da affrontare con condizioni di rocce e terreno asciutti. Adatta a chi non soffre di vertigini perché il tratto di cresta è continuamente esposto sia da un versante che dall’altro e a chi ha esperienza in percorsi dove bisogna intuire le tracce dei passaggi. La solitudine, il panorama ed i divertenti passaggi sulle roccette garantiscono una gita sicuramente interessante.

Avvicinamento

Raggiunta l’uscita dell’autostrada A5 a Verrès, si prosegue in direzione della Val d’Ayas sino a Brusson dove, appena prima del pianoro col parco giochi, si stacca sulla destra la strada che conduce ad Estoul. Qui giunti si superano le costruzioni ed il grande parcheggio posto a sinistra della strada e si continua dapprima su asfalto per poi passare ad un tratto sterrato sino ad uno slargo nei pressi dell’alpeggio di Praz Barmasse dove si lascia l’auto perché vi è il divieto di transito.

Descrizione

Dallo spiazzo ci si incammina per la poderale e, proseguendo per qualche tornante, da questa si stacca sulla sinistra un sentiero, segnalato da paline, che indicano la direzione per il Colle di Ranzola. Si lascia dunque la poderale per salire comodamente con il sentiero che in breve giunge alla larga insellatura del Colle (2171m) dove si trova una cappelletta e lungo un muretto a secco vi è una statua della Madonna ed una lapide in ricordo del passaggio dello scrittore russo Tolstoj. Proseguendo nella direzione del muretto (Sud) si inizia a salire sul sentiero che conduce alla Punta della Regina (2387m); la traccia compie numerose ripide svolte su terreno un po’ infido per la presenza di pietrisco. Giunti in vetta si individua, sempre verso Sud, la traccia che discende verso il Col de Garda da dove si ha di fronte tutta la cresta che si dovrà percorrere e, passando poco sotto di esso sul versante di Gressoney, si scende di qualche decina di metri di dislivello per trovare in corrispondenza di un tornante del sentiero una traccia meno evidente che, invece di scendere, prosegue a mezza costa tra bassa vegetazione e poi sale verso un colletto con un evidente spuntone roccioso. Qui vengono segnalate gli inizi delle difficoltà. Sempre per cresta, dopo aver scavalcato un piccolo dosso, si discende ad una più larga insellatura dove vi è un alto omino di pietra e, dopo pochi metri, inizia il breve tratto di roccette che porta in vetta ad una puntina. La breve discesa, che richiede molta attenzione, porta ad un altro piccolo colletto che termina all’inizio della cresta rocciosa, segnata da un evidente bollo giallo, che con qualche passaggio esposto conduce alla vetta del Mont Taille. Si scende con attenzione, contornando il fianco destro, passando su piccole cenge erbose alternate ad altre di roccia a strapiombo sul lago di Frudière Inferiore e giunti ad una crestina erbosa (bollo giallo) si prosegue verso una piccola forcella sulla destra, oltrepassata la quale, si sale per labili tracce ripide e molto esposte e si arriva ad una spalla più larga dove ci si indirizza verso un piccolo camino roccioso (bollo giallo) che conduce ad una anticima del Mont Rena. Da qui, per arrivare alla vetta del Mont Rena, bisogna abbandonare la traccia del sentiero che prosegue diritto e si percorre in breve discesa sul lato destro (molto esposto) cercando il passaggio migliore tra varie cenge per arrivare ad un piccolo avvallamento di erba e rocce da cui vediamo davanti a noi la cima principale. Per raggiungerla bisogna stare sulla destra (di fronte c’è uno strapiombo) e camminare sino ad arrivare al punto migliore per salire le roccette finali: in questo tratto non ci sono difficoltà ma solo qualche breve passaggio su rocce. In breve si perviene al panoramico ometto di vetta da cui si ha uno stupendo panorama sulle vicine Dame de Challand e più lontano sul gruppo del Rosa, Combin, Bianco e Gran Paradiso. Per scendere ci si indirizza verso Sud percorrendo la parte sinistra della cresta che arriva in basso ad una larga spalla su cui si vedono le tracce del sentiero, abbandonato in precedenza per salire il Mont Rena, camminando su di un ripido costone erboso ed attraversando un gruppo di roccette. Il sentiero ora aggira a sinistra le pendici del Mont Taf e raggiunge un’ampia spalla dalla quale, dopo aver percorso un piccolo pianoro, si scende a destra (ometto di pietra) attraversando una vasta zona franosa di grossi massi guidati da numerosi ed evidenti bolli gialli che conducono ad una grossa placca inclinata che si vede già dall’alto. Da questo colletto si devia sulla destra e passando per un tratto protetto da un corrimano ed una fune in metallo si inizia la discesa molto ripida all’inizio e poi via via più dolce, verso il Passo di Frudière dove vi è un alto ometto di pietre. Ora, finite le difficoltà, si raggiungono le sponde del Lago di Frudière superiore che si contorna sulla destra per poi scendere al lago inferiore che, anche questo, si aggira a destra e si raggiunge il bivio segnalato da un bollo su di un sasso che indica dai proseguire a sinistra, lasciando a destra il vecchio sentiero chiuso per pericolo di frane. Si sale nel bosco a mezza costa per poi ridiscendere al torrente che si attraversa su di un ponticello e quindi l’ultima risalita sino all’insellatura tra la Pointe de Garda e la Punta della Regina da dove si scende sino all’alpeggio Fênetre e da questo ci si ricongiunge con l’itinerario dell’andata

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