Col Rosset – Rhêmes N. D. (AO)

13 settembre 2010 at 14:58

giancarlo

 

13-col-rosset

 

 

Quota 3024
Dislivello 1158
Difficoltà EE
Segnavia 12
Tempo 3h00′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

Il colle meta dell’escursione mette in collegamento la valle di Rhệmes Notre Dame con quella del Nivolet e quindi col Piemonte ed è situato tra la Punta Leynir ad est e la Punta Rosset ad ovest. La salita è piacevole e senza eccessive pendenze sino all’inizio del pendio della pietraia che adduce al colle il quale si raggiunge faticosamente su terreno un po’ instabile e scivoloso nonché esposto su una pendenza molto forte. Durante tutto il percorso è altresì facile vedere numerosi esemplari di marmotte e comosci che pascolano indisturbati in questi ambienti selvaggi. Qui viene proposta anche la variante in discesa che tocca un bello e solitario lago alpino, che stranamente è ignorato da alcune mappe escursionistiche, incastonato sotto le grandi pietraie della Punta Leynir.  Il panorama è eccezionale sia sui numerosi laghi e le vette del vallone del Nivolet che su quelle della valle di Rhệmes con i grandi ghiacciai che ne ricoprono la sua parte più alta.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si supera la barriera di Aosta est per uscire al casello successivo di Aosta ovest. Si prende la direzione per Aosta ed al semaforo si svolta a sinistra verso Courmayeur; superato il comune di Villeneuve si svolta a sinistra allo svincolo con l’indicazione per Rhệmes Notre Dame. Qui giunti si oltrepassa l’abitato raggiungendo, dopo qualche chilometro, un grande parcheggio, situato sulla sinistra, dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si prosegue sulla strada asfaltata sino al suo termine dove si trovano le paline di inizio del sentiero che si alza sino ad una baita situata poco sopra; continuando poi in leggera salita si contorna un basso promontorio erboso avvicinandosi ad un ruscello che si attraversa e dove, dalla parte opposta, si trova il bivio del sentiero (1984 m). Svoltando quindi a sinistra si scende verso il torrente di fondovalle che si attraversa su un ponte di legno incontrando subito dopo un altro bivio (1992 m) al quale si tiene la destra. Si continua ora nel bosco poco fitto con molti tornanti dove la pendenza aumenta sensibilmente risalendo un largo canalone che sbuca nel lungo vallone di Vaudalaz; qui il sentiero spiana decisamente passando accanto ad un rudere (2325 m) e raggiungendo subito dopo le baite di Grand Vaudalaz (2345 m) situate tra i pascoli della parte bassa del vallone. Sul percorso, che continua in leggera pendenza a mezzacosta, si passa un bivio in prossimità di un ruscello dove si ignora il sentiero che si stacca sulla destra (2367 m); si compiono  poi alcuni saliscendi tra i dossi portandosi sulla destra per poi, arrivati nella parte alta del vallone, tenersi alla sinistra per risalire verso un pendio erboso a destra del quale si trova una bassa bastionata rocciosa. Puntando alla base di quest’ultima si prosegue, con un traverso, verso una grande pietraia che non si attraversa ma, doppiando un basso promontorio rocciosa, ci si tiene alla sinistra iniziando la faticosa risalita verso il colle. Qui il terreno e l’ambiente cambiano decisamente dovendo camminare faticosamente su terreno molto ripido di pietrisco e fine detrito su un sentiero che, con molti stretti tornanti, si alza spostandosi ora a sinistra ed ora a destra del pendio di pietre. Passati sopra una puntina rocciosa si compiono alcuni passaggi un po’ esposti transitando sotto una roccia biancastra per affrontare l’ultimo ripido tratto del sentiero che in pochi minuti porta al panoramico Col Rosset (3024 m).

Per la discesa, oltre a rifare l’itinerario della salita, in alternativa si può compiere la seguente breve variante scostandosi per un breve tratto dal sentiero.

Ridisceso il ripido pendio sotto il colle si riprende il sentiero sino ad una quota di circa 2770 m arrivando ad una pietraia al termine della quale si trova una grossa pietra squadrata con sopra un ometto; superatala si raggiunge sopra un dosso un successivo ometto alla cui destra si trova un solitario lago alpino (2789 m) che si trova sotto le pendici occidentali della Punta Leynir. Dal lago si prosegue verso un colletto a nord dove si trova un altro ometto di pietre (2790 m) e da questo, senza continuare la traversata a destra che porta al vallone di Vaudalettaz, si scende facilmente alla sinistra per qualche comoda cengia per superare una bassa bastionata. Da qui si scende senza percorso obbligato per i larghi pendii erbosi tenendosi a mano a mano sulla sinistra puntando al sentiero dell’andata ben visibile sul fondo del vallone; raggiuntolo si segue il percorso dell’andata e si ritorna così al punto di partenza.