Bivacco della Colma di Premosello – Premosello Chiovenda – (VB)

30 maggio 2019 at 12:41

giancarlo

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Quota 1714
Dislivello 1325
Difficoltà E
Segnavia A40, bolli bianco rossi
Tempo 3h15’

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il bivacco alla Colma di Premosello è ricavato, come altre strutture del Parco della Valgrande, da una vecchia baita poi riadattata per lo scopo; esso si trova sull’ampio colle della Colma di Premosello che separa i territori di questo comune con la Val Gabbio, sempre facente parte del Parco. La salita si svolge dapprima su poderali e sentieri frequentati dagli alpigiani e successivamente su altri più selvaggi e solitari ma sempre ben segnalati ed evidenti; la salita non oppone difficoltà se non quelle escursionistiche e l’unica attenzione va riposta nell’attraversamento di alcuni torrenti che, nel periodo del disgelo o di forti piogge, possono presentare qualche difficoltà nel superarli. Durante il ritorno vale la pena di compiere una breve deviazione, che comporta pochi minuti di cammino e poco dislivello, per passare dalla panoramica e ben tenuta alpe Stavelli dalla quale si ha una bella visuale del selvaggio vallone di salita.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce sino al suo termine di Gravellona dove si prosegue in direzione del confine di stato; si esce poi allo svincolo di Premosello-Chiovenda raggiungendo il comune che si attraversa arrivando in prossimità della chiesa dove si devia a destra seguendo l’indicazione per Colloro. Giunti alla frazione la si attraversa salendo poi sulla stretta stradina sino al cartello di divieto di transito in prossimità di uno slargo dove si trova una vasca per l’acqua.

Descrizione

Dal cartello di divieto si attraversa il ponte sul torrente e si tralascia subito un sentiero che si stacca alla sinistra per proseguire sulla stradina asfaltata; la si percorre per poco più di un chilometro sino ad un successivo bivio, con l’indicazione per la Madonna del Lut, (694 m) dove la si abbandona temporaneamente per salire ora su un largo sentiero a tratti gradinato. In pochi minuti si arriva alla chiesetta della Madonna del Lut (794 m) e, piegando a destra, si attraversa uno slargo passando poco distante da una baita isolata pochi metri oltre la quale si giunge all’alpe Lut; la si supera e si ritorna quasi subito sulla stradina che si percorre per un breve tratto sino a reperire un sentiero, segnalato da un ometto di pietre, che si alza sulla destra (838 m). Saliti di poche decine di metri di dislivello, si incrocia nuovamente la strada percorrendola sino ad un tornante dove, in corrispondenza dello slargo adiacente, la si abbandona definitivamente salendo sul sentiero che da esso parte (926 m). Poco oltre, si scende leggermente per attraversare un ponticello metallico passando poi davanti ad una piccola baita isolata per giungere, subito dopo, alla Ca’ d’Balota (1029 m); prima delle ultime baite il tracciato devia a sinistra salendo nel bosco poco sopra il quale si arriva così alla panoramica alpe la Piana (1029 m), dalla quale si vede in lontananza la Colma da raggiungere. Superato l’alpeggio, dove si trova anche una cappelletta ed una fontana, si trova un bivio (1043 m) al quale si rimane alla destra col sentiero che taglia il pendio boschivo andando a superare un torrente dal quale, in pochi minuti, si giunge all’alpe La Motta (1122 m). Il sentiero, rientrando nel bosco, perde leggermente quota per guadare un torrente e risalire poi più decisamente; raggiunto un bivio nei pressi di una fontanella (1233 m) si continua diritto uscendo infine dal bosco. Con la pendenza che rimane sostenuta, si compiono numerosi tornanti guadagnando rapidamente quota sul pendio finale che si percorre sulla destra e che adduce alla Colma dove si trovano le paline dei sentieri; da queste si percorrono poche decine di metri alla destra e si perviene al confortevole bivacco.

 

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