Tête de la Tronche – Courmayeur (AO)

19 settembre 2018 at 21:24

giancarlo

1

 

 

 

Quota 2575
Dislivello 1252
Difficoltà E
Segnavia 43, 42
Tempo 3h15′ (Tête dela Tronche), 5h15′ (anello)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La Tête de la Tronche si trova tra la testata della Val Sapin e la sinistra idrografica della Comba di Arminaz nel territorio di Courmayeur; la sua salita può essere avvalorata anche da un percorso ad  anello bello e panoramico, soprattutto in discesa, sul gruppo del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses e sul quale si toccano anche altre due cime, Testa Bernarda e Mont de la Saxe, ed un rifugio alpino. L’unico punto dove prestare un po’ di attenzione può essere l’attraversamento di alcuni canali valanghivi dove, soprattutto ad inizio stagione, si possono trovare nevai residui e comunque terriccio umido. Come detto, dalla vetta e soprattutto in discesa, si percorre una dorsale molto panoramica sulla vicina catena del Monte Bianco dal Col Ferret, ad est, al Col de la Seigne, ad ovest, ma anche sulle vette minori della Val Ferret e della Val Veny; molto belle sono anche le viste sulla lontana Grivola e gruppo del Rutor.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aostae si esce al casello di Courmayeur sud e, giunti alla rotatoria, si entra in paese e si seguono le indicazioni per Villair. Superata la frazione si continua sulla stradina sino ad uno slargo sterrato dove si può lasciare l’auto prima del cartello di divieto di transito.

Descrizione

Dal piazzale si sale sulla stradina attraversando subito il torrente su un ponte e , passati un paio di tornanti si trova il sentiero, segnalato dai bolli di vernice, che si stacca alla destra; salendo in leggera pendenza, si raggiunge poco sopra di nuovo la sterrata che si percorre alla destra trovando, dopo una curva, un bivio segnalato da una palina al quale si prosegue diritto (1418 m). Con percorso quasi pianeggiante si passa tra le baite di Trappa (1458 m) dopo le quali si scende leggermente addentrandosi nel vallone; sempre con poca pendenza, si arriva alle baite di Tsapy dove, sulla destra, si trova un bivio segnalato da frecce di vernice su una pietra (1559 m) al quale si abbandona la strada e si devia a destra. Attraversato subito il torrente su un ponte, si entra nel bosco salendo, con pendenza accentuata, alcuni tornanti dopo i quali si traversa leggermente sulla destra passando poco sopra la baita di Freydevaz (1715 m); oltre questa, si esce temporaneamente dalla vegetazione entrando in un ampio canalone erboso che si risale con numerosi tornanti giungendo alla parte alta dove, piegando verso destra, si giunge ad un bivio segnalato da una palina (1931 m). Rientrati nel bosco si sale sino ad un poggio dove, sulla destra, si trova un altro bivio segnalato da una palina (1981 m) al quale si prosegue diritto; da questo si perde quota per arrivare ad un primo ampio canalone di sfasciumi che si supera per attraversare poi alcune basse dorsali, dove si trova la baita di Curru (1960 m), ed alcuni altri canali più piccoli. Superato anche l’ultimo, si passa alla base di una frana di pietre dopo la quale si inizia la lunga risalita con numerosi tornanti di un ampio e ripido pendio erboso; nella parte alta, spostatisi leggermente alla sinistra, si raggiunge una ripida crestina e quando la pendenza inizia a diminuire si arriva in prossimità del Col Sapin che si vede solo all’ultimo (2428 m). Da qui si devia a sinistra sull’evidente sentiero che sale con buona pendenza sulla fiancata erbosa arrivando ad un paio di colletti dal secondo dei quali si raggiunge in breve la corta dorsale che raggiunge la vetta della Tête dela Tronche(2575 m). Ripreso il sentiero, si scende sulla destra sino ad un colletto (2495 m) dal quale, abbandonato il sentiero, si prosegue diritto oltrepassando il vicino dosso erboso per salire poi su una labile traccia sino alla tondeggiante cima della Testa Bernarda (2533 m). Dalla vetta si scende dalla parte opposta andando a reperire una traccia sul pendio un po’ ripido sotto il quale, dopo essere passati tra due roccette, si piega a sinistra riprendendo il sentiero (2450 m); con questo si continua la discesa sulle ondulazioni erbose del Mont dela Saxesalendo anche alla sua massima elevazione (2331 m). Proseguendo sull’evidente sentiero, si superano alcuni frangivento perdendo poi rapidamente quota per raggiungere le paline situate ad un poggio dove si trova anche una tavola orientativa delle vette circostanti (2052 m) e, poco sotto di esse, arrivare al rifugio Bertone (1988 m); si prosegue ora la discesa col sentiero che, poco sotto di esso, arriva ad una palina dalla quale, tenendo la sinistra, si perde rapidamente quota con numerosi tornanti ignorando, nella parte bassa, un sentiero che si stacca alla sinistra (1578 m) poco prima di un piccolo memoriale degli alpini. Da qui in breve si scende alla sterrata in corrispondenza del bivio a quota 1418 rientrando poi al punto di partenza.

 

1 Commento

  1. Francesca ed Alessandro Blotto 20 settembre 2018 Rispondi

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    Veramente panoramico come giro.
    Noi lo abbiamo fatto ad agosto del 2003 compiendo l'anello in senso contrario. Merita veramente soprattutto nella parte che si affaccia sulla catena del Monte Bianco.
    Buone escursioni.
    Francesca ed Alessandro
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