Bocon Damon – Champorcher (AO)

2 settembre 2017 at 17:41

giancarlo

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Quota 2741
Dislivello 841 (Bocon Damon), 1048 (anello)
Difficoltà EE
Segnavia 9B, 9A, 9c, 10
Tempo 2h00′ (Bocon Damon), 4h15′ (anello)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Bocon Damon si trova nel Parco del Mont Avic sulla cresta che scende verso sud-est dalla Gran Rossa separando la valle di Champorcher da quella di Champdepraz; è un’elevazione che su alcune carte escursionistiche viene solo quotata ma è una cima a sé stante isolata dalle altre “quote” limitrofe e ben distante dalla più elevata Gran Rossa. La salita si svolge passando dal bel lago Raty, sotto l’omonima punta, per poi proseguire su una vaga traccia che si snoda nei valloncelli superiori; da questi si prosegue su qualche pietraia e terreni di sfasciumi su valli solitarie con gli ometti , più numerosi nella parte alta, che indicano la via. Al ritorno si completa la gita passando da alcuni alpeggi ed il bel lago Vernoille dopo il quale si scende sino al posteggio, il tutto su sentiero segnati ed evidenti consentendo così una più ampia visita del parco.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aostae si esce al casello di Pont St.Martin prendendo la direzione Aosta; oltrepassato il comune di Bard si devia a sinistra ad una rotatoria seguendo le indicazioni per Champorcher. Risalita la valle si arriva nel capoluogo dove, in centro paese, si devia a destra verso Dondena; dopo il villaggio di Petit Mont Blanc si arriva ad uno slargo della strada dove si lascia l’auto di fianco allo steccato.

Descrizione

Dal posteggio ci si incammina sulla strada percorrendola per una ventina di minuti sino ad un bivio con una sterrata che si stacca alla destra (1918 m) dove si trova una palina; dopo un paio di curve si passa di fianco alle baite di Chapy (1968 m) che si superano per arrivare ad uno slargo dove, sulla destra, si alza il sentiero segnalato dai bolli gialli (1997 m). Ci si avvicina al rado bosco col sentiero un po’ ripido che lo risale uscendone più sopra dove si attraversa il torrente spostandosi leggermente alla sinistra; dopo averlo costeggiato per un breve tratto si giunge nei pressi della baita di Raty inferiore (2240 m) che si supera trovando poco dopo un bivio dei sentieri al quale si devia a sinistra (2250 m) verso un poco marcato canalino. Al di sopra di questo si arriva al lago Raty (2288 m) dove si trova un grosso ometto di pietre dal quale si devia a destra verso un ometto dove si trova una labile traccia che si snoda tra erba e sassi; con poca pendenza ci si avvicina ad una piccola frana alla destra della quale si vede la traccia un po’ più marcata che, spostandosi più sopra verso sinistra, porta a percorrere il bordo leggermente strapiombante del dosso erboso. Quando la pendenza spiana si raggiunge un poco marcato canale erboso al di sopra del quale si cammina verso un piccolo colletto dove si trova la lingua di una seconda frana di sassi; la si costeggia su terreno erboso nella parte bassa deviando poi a destra per risalirla, seguendo alcuni ometti, con pendenza più decisa su massi abbastanza stabili. Salendo un po’ alla sinistra del centro del canale di rocce rotte, si trovano piccoli tratti erbosi che si alternano ad altri su massi anche di grosse dimensioni dove si cerca il passaggio migliore; arrivati alla sommità di un dosso ci si avvicina ad un’altra piccola pietraia che si attraversa, rimando sempre un po’ a sinistra del centro del canale, per avvicinarsi al largo pendio sopra il quale si vede il Col Pisonet. Qui terminano i grossi massi e si cammina su erba e detriti sempre leggermente sulla sinistra superando l’erto tratto che conduce all’ampio Col Pisonet (2735 m); dall’insellatura si devia a destra salendo dapprima su terreno erboso e successivamente pietroso puntando ad un’evidente ometto con una pietra a lama poco oltre il quale si raggiunge l’omino di vetta. Ritornati al lago Raty ed al bivio quota2250 msi prosegue diritto scendendo di poco per attraversare il torrente dal quale si sale leggermente raggiungendo la baita di Raty superiore (2276 m); passatala davanti si prosegue con percorso quasi pianeggiante tra erba a sassi perdendo poi leggermente quota avvicinandosi ad un laghetto antistante la baite di Raty di fuori (2235 m) che si raggiungono per proseguire poi verso una vicina piccola baita. Da questa ci si avvicina alla fiancata di rocce rotte che si attraversa in leggera salita verso l’evidente colle dove sono situati alcuni vistosi ometti. Raggiuntolo (2280 m), si perde quota più direttamente passando un po’ distante alla sinistra di una pietraia e, dopo aver percorso il fondo di un valloncello, il sentiero scende a mezzacosta verso il sottostante lago Vernoille arrivando al suo estuario (2150 m). Seguendone per un breve tratto il torrente si compie un piccolo semicerchio verso destra giungendo ad un bivio (2131 m); da questo si scende a destra contornando una fiancata della montagna per scendere verso una baita isolata (2074 m). Lasciatala a destra si riprende la discesa attraversando una breve frana di sassi contornando poi un largo costone dopo il quale si raggiunge un canale dove si attraversa il torrente proseguendo a destra; giunti ad un bivio dove si trova un cancelletto per il bestiame (2007 m) si rimane alla sinistra arrivando in breve ad intercettare un marcato sentiero (1996 m). Poco più sotto si trovano le paline di un altro bivio (1976 m) dove, rimanendo alla destra, si scende ora più decisamente giungendo alla strada del parcheggio.

 

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