Bec d’Ovaga, o Res – Varallo (VC)

19 marzo 2017 at 08:50

giancarlo

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Quota 1579
Dislivello 1117
Difficoltà E
Segnavia 605, bolli bianco-rossi
Tempo 3h15’

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

Il Bec d’Ovaga (o Res o anche Cima Salaroli) si trova nella bassa Valsesia e domina da ovest la città di Varallo; la salita da Crevola è quella che comporta più dislivello perché, volendo ridurlo, si può anche iniziare la salita da quota 800 m dove termina la strada in prossimità dell’Alpe Casavei. Il Bec d’Ovaga è una cima di facile accesso e molto frequentata sia perché percorribile per gran parte dell’anno sia per il bellissimo panorama che si gode dalla sua sommità: primo fra tutti il massiccio del Rosa con i 4000 di Saas Fee e in successione l’innumerevole stuolo di cime e vallate delle prealpi con estensione, nelle giornate terse, fino al gruppo del Bernina; un po’ più limitata è la visuale dal Rifugio Spanna-Osella, che si trova pochi metri sotto la vetta. Come già detto non vi sono difficoltà almeno sino al rifugio, da qui alla croce di vetta bisogna prestare solo un po’ di attenzione in caso di terreno bagnato o innevato perché un po’ ripido e con pochi metri di esposizione.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 e si esce al casello di Romagnano seguendo poi le indicazioni per Varallo e Alagna; giunti alla circonvallazione di Quarona si devia a sinistra allo svincolo per Doccio e Crevola. Raggiunta quest’ultima frazione conviene lasciare l’auto nel parcheggio all’ingresso dell’abitato in corrispondenza dello svincolo (ci sono alcuni posteggi anche all’interno ma sono pochi e con strade strette).

Descrizione

Dal parcheggio si entra nell’abitato sulla strada principale, si percorrono poche centinaia di metri e in corrispondenza di una casa gialla (numero civico 134) si svolta a sinistra; qui, dal termine della strada asfaltata, si prende il sentiero a sinistra dell’ultima casa, tralasciando quello appena sotto di esso, salendo subito su buona pendenza entrando nel bosco di faggi e betulle. In pochi minuti si arriva a lambire la strada asfaltata nei pressi di un tornante (555 m) dove si devia sulla destra senza abbandonare il sentiero; salito qualche tornante si passa un rudere (605 m) e poco dopo si arriva alla baita di Piagge (622 m) che si lascia alla destra proseguendo la salita nel rado bosco. Giunti ad una poderale (677 m) la si attraversa continuando sul sentiero che si alza alla sinistra delle baite adiacenti arrivando ad un bivio con una traccia (700  m) al quale si tiene ancora la sinistra. Passati di fianco ad un rudere (760 m) si giunge in vista delle case di Fosso (798 M) oltre le quali si trova il pianoro dell’alpeggio Casavei (809 m) che si attraversa piegando poi alla sinistra, scendendo di poco, sino a raggiungere la strada; qui si devia decisamente a destra (palina 799 m) e si sale la scalinata di legno di fianco ad una casa prendendo la mulattiera che si alza di fianco alle baite superiori. Arrivati in vista di una casa isolata, la mulattiera termina a col sentiero ci si alza costeggiando il Rio Casavei che si attraversa deviando a sinistra; arrivati ad incrociare una poderale, la si segue passando accanto ai ruderi dell’Alpe Sella di Taglione (980 m) che si supera aggirando poi un basso costone boschivo per raggiungere la baite dell’Alpe Campo (1059 m). Da quella superiore si prende il sentiero che si alza alla sua destra tralasciando subito un sentiero che si stacca alla destra; continuando il sentiero si sale in un bosco di conifere, si passa dai ruderi dell’Alpe Volpera m 1130, si supera una scala scavata nella roccia, si guada il Rio del Campo e si arriva all’Alpe del Pastore m 1218, caratterizzato da un enorme tiglio e da una cappella. Subito dopo ad un bivio (1241 m) si lascia alla destra un sentiero e, attraversato il torrente Reale si prosegue con molti tornanti che portano al rifugio Spanna-Osella (1588 m); alla sinistra della cappelletta parte l’ultimo tratto di sentiero che in pochi minuti, subito dopo un bivio con un sentiero che scende a sinistra, giunge con un tratto ripido ed un poco esposto alla panoramica vetta del Bec d’Ovaga.

 

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