Testa Cordella – Saint Oyen (AO)

21 gennaio 2017 at 11:25

giancarlo

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Quota 2669
Dislivello 1283
Difficoltà MS
Tempo 3h30′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 


La TestaCordellasi trova sulla cresta che dal Mont Flassin scende verso nord est separando i valloni di Citrin da quello di Flassin  che confluiscono nella valle centrale del Gran San Bernardo. E’ una punta estetica e moto panoramica ed è anche una valida alternativa alla sempre più frequentata salita al vicino Mont Flassin; le difficoltà sono pressoché simili con la variante, per la salita alla Testa Cordella, di percorrere una bella cresta per raggiungerne la cima. Questo ultimo tratto deve essere ben valutato per le condizioni della neve e delle cornici dove la traccia, non sempre presente, rimane prevalentemente sulla destra poco sotto il filo di cresta. Il panorama è parzialmente occluso verso sud ma è superbo verso la catena del Monte Bianco, della sottostante zona del Gran San Bernardo, con in primo piano il Mont Velan, e con lo sguardo che si spinge fino al Cervino.

Avvicinamento

Si percore la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est proseguendo per il traforo del Gran San Bernardo. Superato il comune di Etroubles si devia a sinistra seguendo le indicazioni per gli impianti sportivi e scendendo di poco sulla strada si giunge, in corrispondenza di un ristorante adiacente le piste di fondo, ad un grande piazzale dove si può comodamente lasciare l’auto.

Descrizione

Dal piazzale si sale al bordo delle piste di fondo dirigendosi verso il bosco superiore e costeggiando sulla destra la pista di slittino si giunge nei pressi della casetta della sua partenza. Volendo d’ora in poi si può seguire la strada, battuta dai gatti delle nevi, che si inoltra con lunghi tornanti nel bosco mentre invece conviene tagliarla proseguendo diritto con lievi pendenze e passando un po’ a destra di una prima baita. Inoltrandosi nel bosco si taglia in alcuni punti la strada che passa dapprima dalle baite di Flassin de Meiten (1651 m) e poi da quelle di Flassin (1713 m) situate poco più avanti. Stando sempre tra la rada vegetazione e tenendo il centro del vallone si prosegue sempre diritto sino ad uscire fuori dalla vegetazione dove si apre davanti a noi la parte aperta dell’itinerario; spostandosi un po’ a sinistra si contorna un’altura poco pronunciata e, ritornati sulla destra si risale sempre al centro sino a vedere più lontano sulla destra alcune baite: senza percorso obbligato e passando tra dolci dossi si raggiungono così le baite di Tsa de Flassin (2265 m). Si supera l’alpeggio e si inizia a salire alla sinistra di un promontorio rimontando alcuni ripide balze alternate a brevi tratti più riposanti e cercando di stare a debita distanza dai pendii di destra da cui possono scendere piccole scariche. Poco prima di giungere ad un’ampia insellatura si piega gradualmente verso destra per arrivare sotto la cresta che conduce in vetta e qui bisogna valutare al momento le condizioni della stessa e delle cornici presenti per cercare i punti più idonei alla salita. Valutando questi elementi si percorre l’aerea cresta passando ora dal lato sud ed ora dal lato nord facendo attenzione ai traversi molto ripidi che si incontrano e si raggiunge il piccolo omino di vetta contornando la cima da destra  (lato Flassin).

 

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