Mont de l’Âne – Introd (AO)

29 maggio 2015 at 13:43

giancarlo

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Quota 2443
Dislivello 1216
Difficoltà E
Segnavia 4,s.n.,5
Tempo 3h30′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

L’escursione ad anello si sviluppa a cavallo tra la bassa Val di Rhêmes e la Valgrisenche percorrendo un sentiero di recente costruzione che, seguendone quasi fedelmente lo spartiacque raggiunge dapprima un panoramico pianoro erboso e successivamente, su una dorsale poco più impegnativa, supera alcune puntine per raggiungere la spoglia vetta del Mont de l’Âne. L’itinerario, che percorre nella prima parte i sentieri che Papa Giovanni Paolo II seguiva nella zona durante i soggiorni in Valle, è conosciuto anche come il “sentiero dei gipeti” per il fatto che sulla parete rocciosa che scende strapiombante nella bassa Val di Rhêmes nidifica una coppia di rapaci di quella specie. Il percorso è ben segnato sino a Maison Cou mentre oltre si trova solo una traccia abbastanza visibile che però non oppone alcuna difficoltà tecnica o particolari problemi di esposizione. I panorami, dopo essere usciti dal bellissimo bosco, sono via via più ampi e molto belli sulle vette delle valli limitrofe e sul gruppo del Monte Bianco.

Avvicinamento

 Si percorre la A-5 Torino-Aosta e, superata la barriera di Aosta est si esce a quello di Aosta ovest proseguendo per Aosta; giunti sulla statale si svolta a sinistra superando il comune di Saint Pierre dove si trova la deviazione per Introd. Giunti nell’abitato si seguono le indicazioni per il villaggio di Combes dove si lascia l’auto nel piccolo parcheggio antistante le poche case.

Descrizione

Dal parcheggio si entra nel villaggio attraversandolo con la stradina che, tenendo la sinistra, arriva sopra le case; dietro l’ultima casa si sale per una stradina asfaltata che, dopo pochi metri sbocca su una poderale. La si risale per poco sulla sinistra trovando un bivio segnalato da paline (1455 m) dove si prosegue sul sentiero che entra nel bosco; questo sale con buona pendenza raggiungendo poco sopra un’altra poderale che si attraversa riprendendo subito il sentiero che continua su una larga mulattiera. Superato un bivio con un sentiero che scende sulla sinistra (1518 m) si arriva poco dopo ad uno successivo (1587 m) al quale si devia alla sinistra; il sentiero sale con dolce pendenza alternata a brevi tratti gradinati dove essa aumenta temporaneamente giungendo con un ultimo strappo, alla panoramica Croux de Boque (1708 m). Da qui il sentiero prosegue, protetto da uno steccato passando sotto la statua che ricorda il passaggio di Giovanni Paolo II; quasi subito, deviando sulla destra, perde un po’ di quota per scendere ad un colletto dal quale si ritorna subito sulla dorsale che si percorre con altri brevi saliscendi prevalentemente sul lato destro. Su questo percorso non mancano bellissimi scorci sulla Valsavarenche, sulla Grivola e sulle Punte Chamoussiere e di Ran; oltre ai panorami si ha una bella vista sulla strapiombante parete rocciosa che precipita in Valsavarenche dove, e da qui l’appellativo del sentiero, nidifica una coppia di gipeti. Dopo aver oltrepassato alcune puntine si esce dal bosco su un’ampia calotta che dà adito alla panoramica spalla erbosa di Plan Cou (2186m); qui il sentiero si perde un po’ nell’erba ma si procede seguendo la dorsale erbosa giungendo ad intercettare di nuovo una traccia che, rimanendo di poco alla destra, raggiunge la baita diroccata di Maison Cou (2216 m). Superatala si rimane prima sulla destra per passare, sempre sulla traccia, alla sinistra dove si ignora un’altra traccia che, ancora più a sinistra, prosegue in traverso sulla ripida fiancata erbosa. Ripresa la dorsale la si percorre con percorso panoramico passando la quota 2373 m, segnalata da un ometto, dalla quale la traccia, rimanendo poco sotto il filo di cresta, arriva ad alcune roccette montonate. Superate anche queste si arriva alla base di un corto canalino erboso che si risale arrivando a pochi metri dalla punta che in breve si raggiunge. Ritornati a Maison Cou si percorrono ancora poche decine di metri raggiungendo, al limitare della parte ampia della dorsale, un ometto di pietre sopra una pietra liscia dal quale si scende su un sentiero abbastanza ripido che, spostandosi leggermente sulla sinistra del pendio boschivo, arriva al pascolo di Plan Bry (1945 m). Rimanendo sulla destra dl pianoro si seguono alcuni ometti verso il bosco da cui si prende una larga mulattiera dove, poco più avanti, si ignora una traccia che si alza sulla destra (1868 m) e successivamente un sentiero, segnalato da una palina, che scende alla sinistra(1783 m); proseguendo sul comodo sentiero si giunge ad una poderale (1747 m) dove, proseguendo sempre in discesa sulla mulattiera, si arriva di nuovo al bivio a quota 1587 m chiudendo così l’anello. Da questo punto si percorre il percorso dell’andata arrivando in breve a Les Combes.

 

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