Mont Avril – Maouvoisin, Vallese (CH)

19 settembre 2025 at 13:49

giancarlo

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Quota 3346
Dislivello 1717
Difficoltà E
Segnavia Bolli bianco-rosso, TDC
Tempo 6h15’

 

 

Traccia GPS

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Il Mont Avril si trova sulla linea di confine tra Italia e Svizzera, sopra la Fênetre Durand, un tempo importante collegamento tra l’Italia, da Aosta per la Valpelline, e la Svizzera, da Martigny per Val des Bagnes. La gita, molto lunga, ha uno sviluppo di circa 25 km e segue per gran parte il percorso evidente e ben segnato del Tour du Combin per raggiungere la Fênetre Durand e, da questa, il tratto più faticoso della gita sino alla vetta. La fatica della salita sarà sicuramente ripagata dallo splendido colpo d’occhio a 360° che ci si presenta: l’elenco delle cime, delle valli e dei gruppi montuosi che si vedono a perdita d’occhio è sicuramente interminabile ma, tra le tante, la veduta più entusiasmante è quella sul vicino ed imponente Grand Combin de Grafeneire con il sottostante ghiacciaio di Durand.

Avvicinamento

Si entra in Svizzera dal Colle del Gran San Bernardo e si scende per un lungo tratto nella valle sino a Sembrancher dove, alla rotatoria, si devia a destra seguendo le indicazioni per Maouvoisin; si risale tutta la Val de Bagnes superando l’abitato di Fionnay, l’ultimo della valle, proseguendo ancora verso la diga di Maouvoisin sino al termine della strada, dove si lascia l’auto nei comodi slarghi.

Descrizione

Dal parcheggio si sale sul sentiero che inizia dalle evidenti paline e sale per un breve tratto tra la vegetazione raggiungendo la strada asfaltata: qui si possono scegliere due percorsi: uno seguendo la strada sino al termine, il secondo entrando nella suggestiva galleria adibita ad accesso invernale dove si trovano vecchie fotografie riguardanti la costruzione della diga. Risalita la galleria, appena fuori da essa, si ha una bella vista della diga e, alla sinistra, si trova subito l’ingresso di una seconda galleria, più grande, dove prosegue il sentiero; poco dopo l’ingresso, si trova un bivio al quale si rimane alla destra (alla sinistra si raggiunge in breve la sommità della diga). Da qui si cammina per un lungo tratto nella galleria, nella cui parte finale si alterna a brevi tratti all’esterno, uscendone definitivamente in corrispondenza di uno slargo (2032 m). Si cammina ora sulla poderale che costeggia dall’alto il lago passando, dopo un paio di tornanti, davanti ad un piccolo magazzino per la manutenzione della strada (2105 m); sempre in leggera salita, si giunge in breve ad un bivio segnalato dalle paline (2111 m) in corrispondenza dell’Ecurie La Lia. Oltrepassata la baita, la strada perde quota abbassandosi sulla ripida fiancata proseguendo, con percorso quasi rettilineo per un lungo tratto, fino all’immissario del lago; da questo si continua ancora sulla sterrata sino al ponte di Lancet (2047 m), dove si trova un bivio. Superato il ponte, si cammina ancora per qualche decina di metri fino ad un vicino bivio (2056 m) al quale si devia alla destra; con percorso pianeggiante, si giunge in breve alle vicine di baite di Lancet dove, passando alla loro sinistra, si trova il sentiero che sale il pendio erboso. Giunti ad intercettare nuovamente la strada, la si percorre per poche decine di metri alla destra sino al tornante dove, ripreso il sentiero, si sale sino ad un successivo bivio segnalato dalle paline (2201 m); da questo si prosegue sulla poderale, ignorando una deviazione alla sinistra, fino ad una successiva biforcazione (2200 m) alla quale si scende a destra perdendo leggermente quota sino al ponte sul fondovalle (2182 m). Ripresa la salita sulla sterrata, si ignora un bivio al primo tornante (2216 m) e poi si compie un traverso, passando un paio di torrentelli, sino alla baita di Grand Charmontane (2260 m). Si sale successivamente in località Plan Petit Gietro  compiendo un paio di larghi tornanti per poi prendere la direzione che entra nel lungo vallone; Senza eccessiva pendenza, si percorre il lungo tratto a mezzacosta, avendo già sulla destra la vista del Mont Avril, rimanendo poco distanti dalla grande morena, fino all’ampia insellatura della Fênetre Durand (2805 m). Alla destra della palina, inizia la visibile traccia che, inizialmente su terreno stabile, sale sul pendo andando, più sopra ad aggirare un piccolo affioramento roccioso; ripresa più direttamente la salita, ci si sposta leggermente alla destra verso un evidente ometto che si aggira per rimontare il ripido pendio finale.

Al ritorno, senza ripassare dalla galleria dell’accesso invernale, si scende comodamente sulla strada sino alla deviazione dell’andata.

 

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