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Cime di Gollein, spalla quota 2836 – Rêmes Notre Dame (AO)
| Quota | 2836 |
| Dislivello | 1096 |
| Difficoltà | EE |
| Segnavia | 10, 7, s.n. |
| Tempo | 3h15’ |
La spalla a quota 2826, si trova sulla dorsale che, dalla Cime di Goillen, scende ad ovest sulla destra orografica del vallone di Entrelor; su questa spalla si trova una panoramica croce lignea a cui, purtroppo, manca un braccio, che è stato incastrato alla sua base di pietre. L’escursione si svolge, per la maggior parte, su bel sentiero e ben segnato; dal punto in cui si lo si abbandona, si sale su ampi pendii dove la pendenza aumenta sensibilmente e dove, pur non essendoci pericoli oggettivi, occorre avere buona visibilità per proseguire la salita. Dalla croce, ma anche per buona parte della gita, la vista è molto bella su tutta la parte alta della Valle di Rêmes con la spettacolare Punta di Rabouigne che domina l’abitato. Nella parte alta del percorso, è facile avvistare esemplari di fauna alpina che numerosi popolano il territorio.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta superando la barriera di Aosta est ed uscendo al successivo casello di Aosta ovest; si prende la direzione per Courmayeur e, dopo il comune di Villeneuve, si devia a destra sulla statale seguendo le indicazioni per la valle di Rhêmes che si risale sino al capoluogo lasciando l’auto nel comodo parcheggio sulla destra all’ingresso dell’abitato.
Descrizione
Dalle paline si sale sul sentiero che si alza nel bosco arrivando, poco sopra, ad una radura dove si trovano le baite di Pra del Bosco (1811 m); oltre le baite si ignora un sentiero che si stacca alla destra dopo il quale si arriva ad un incrocio segnalato dalle paline (1882 m). Qui si prosegue diritto sul sentiero che, dopo un breve tratto pianeggiante, riprende a salire decisamente; giunti ad un bivio si rimane alla sinistra alla deviazione per la cascata e alla destra al successivo bivio per il Château Quelet. Poco sopra questo si trova un altro bivio al quale, rimanendo alla sinistra, si prosegue la salita nel bosco di conifere (1892 m). All’uscita del bosco il sentiero piega leggermente alla sinistra arrivando ad un croce lignea dopo la quale, con minor pendenza, si addentra nell’ampio vallone; ignorato il bivio per il Rifugio Marmotte (2115 m), il sentiero si avvicina ad un torrente, senza attraversarlo, per deviare poi a sinistra sul pendio erboso e, con alcuni tornanti, raggiungere le baite di Plan di Feye (2394 m). Qui, abbandonato il sentiero dell’Alta Via, si lasciano le baite proseguendo a sinistra; oltre queste si compie un traverso che aggira un basso costone erboso per arrivare, dopo un tratto di rocce rotte, ad un rudere che si raggiunge dopo una breve discesa (2391 m). Entrati in una piccola valle, si prosegue sul sentiero che si alza a mezzacosta alla sua sinistra idrografica; piegando alla destra, si giunge ad un tornante dove si trova un ometto (2580 m); abbandonato il sentiero, si continua sulla destra su una labile traccia erbosa che entra in un piccolo avvallamento dove, sulla destra, si trovano alcune rocce lisce. Risalito il breve pendio erboso, si attraversano deviando leggermente a destra e, proseguendo senza percorso obbligato in questa direzione, si giunge ad un colletto dove, poco sopra sulla destra, si trova un grosso ometto. Rimanendo sempre leggermente alla destra, ci si dirige verso un pendio di erba e detriti per risalirlo ed arrivale all’insellatura tra due dossi (2798 m); da questa si risale su erba e rocce rotte, preferibilmente sulla destra, la dorsale arrivando in breve alla panoramica croce lignea.

























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