Mont Mary – Roisan (AO)

6 luglio 2013 at 16:10

giancarlo

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Quota 2817
Dislivello 1347
Difficoltà EE
Segnavia 25a, s.n., 22
Tempo 3h15′

 

 Traccia GPS

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Altimetria e dettagli  (Blavy-Becca di Viou)

Altimetria e dettagli (Becca di Viou-Mont Mary)

Altimetria e dettagli (discesa)

Il Mont Mary è una punta rocciosa poco pronunciata che si eleva a sud della più frequentata ed anche di poco più alta Becca di Viou; anche per salire su questa vetta si passa dal Col de Viou dove il sentiero, in comune sino a questo punto, si divide. Il percorso sino al colle si sviluppa dapprima in un bel bosco di conifere e poi, uscendo in spazi più aperti, in begli ambienti di media montagna; oltre il colle si rimane poco al di sotto del filo di cresta con qualche passaggio un po’ ripido ed esposto e su traccia a volte poco evidente ma comunque con percorso sempre logico e non molto impegnativo. I panorami, anche durante la salita, sono di prim’ordine sulle cime più importanti della Valle d’Aosta e su numerosi della catena alpina di confine con Francia e Svizzera. Una volta giunti al Col de Viou si può passare dal bel bivacco Penne Nere (2748 m) e, volendo completare ulteriormente l’escursione, salire anche la Becca di Viou; in questo caso non si effettua il ritorno dal versante sud del Mont Mary ma dal percorso di salita. La discesa fatta in questa escursione percorre il pendio sud della montagna passando nella parte alta in una grande pietraia e più in basso tra cespugli di bassa vegetazione e zolle erbose; questo percorso è sempre abbastanza ripido ed è sconsigliato effettuarlo in condizioni di scarsa visibilità.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est; si prende la direzione Aosta e, giunti alla rotatoria di St. Cristophe si svolta a destra seguendo le indicazioni per Sorreley e La Montagne. Percorso qualche chilometro si trova sulla sinistra il bivio per Blavy che si raggiunge con un lungo spostamento verso nord; raggiunta la frazione si può lasciare l’auto nel parcheggio dietro la chiesetta.

Descrizione

Dal parcheggio si continua sulla strada asfaltata per qualche decine di metri arrivando ad incrociare una bella mulattiera lastricata che sale sulla destra ben segnalata da bolli gialli; al suo termine si ritrova di nuovo la poderale che si segue oltre il cartello di divieto di transito e, arrivando dove questa inizia a scendere, si prende il sentiero che si stacca sulla sinistra (1523 m). Entrati nel bosco di conifere lo si sale con pendenza regolare giungendo ad incrociare nuovamente la sterrata (1636 m); percorse alcune decine di metri si riprende il sentiero che sale alla sinistra rientrando di nuovo tra le conifere. Tagliata ancora un paio di volte la poderale si arriva ad un breve tratto con uno steccato appena dopo il quale si rientra nel bosco in prossimità di un tornante da cui riparte il sentiero ben segnalato con bolli gialli su un masso. Con buona pendenza il sentiero sale tra le piante dove, spostandosi leggermente sulla destra, ci fa mettere piede ancora sulla sterrata (2003 m) che si percorre sino al primo tornante dove si riprende nuovamente il sentiero, anche qui segnalato da bolli gialli su un masso. Ora si prosegue a mezzacosta contornando un costone per arrivare ad un largo pendio erboso che si risale passando da alcuni ruderi che si trovano alla sinistra (2056 m) arrivando poi in breve alla vicina alpe Viou (2081 m). Di fianco alla sinistra delle baite semidiroccate si trova una palina segnaletica dalla quale si prende il sentiero che si alza sulla sinistra; dopo qualche tornante ci si sposta sulla destra uscendo gradatamente dal bosco e, passati da un pascolo con alcuni mucchi di pietre, con uno strappo un po’ più ripido si arriva alle baite di Tsa de Viou (2209 m). Proseguendo alla sinistra di esse si cammina tra la bassa vegetazione rimanendo un po’ al di sotto di una bastionata di rocce lisce dopo le quali si aggira un basso promontorio, anche questo roccioso, per entrare in una vasta conca di erba e sassi. Il tracciato prosegue verso il centro della conca per poi spostarsi sulla sinistra passando da un caratteristico crocefisso oltre il quale la pendenza diviene più accentuata; spostandosi ancor più a sinistra, praticamente sotto la verticale del colle, si compiono numerosi tornanti che con strette svolte fanno guadagnare rapidamente quota raggiungendo così il Col de Viou (2708 m). Dall’insellatura ci si dirige verso la dorsale pietrosa alla destra raggiungendo subito una puntina dalla quale, tenendosi un po’ alla sinistra del filo di cresta, si segue una traccia che risale un breve tratto ripido. Arrivati ad un colletto si prosegue verso un’altra punta rocciosa che si contorna, anche qui rimanendo sulla sinistra, compiendo un traverso per poi guadagnare il filo di cresta puntando ad un grosso omino di pietre. Superatolo ci si sposta leggermente sul versante opposto dove percorse senza difficoltà le ultime roccette si giunge all’omino di vetta. Da qui si scende verso sud spostandosi leggermente sulla destra ed attraversando una pietraia abbastanza ripida; giunti nei primi tratti erbosi si piega poi verso sinistra cercando i pendii meno ripidi per scendere verso l’evidente sentiero che attraversa il pendio tra i due evidenti costoni erbosi che si vedono in basso. Raggiunto il sentiero ad una quota di 2350 m circa lo si percorre verso destra raggiungendo l’evidente costone che si aggira (2325 m) e, proseguendo ancora per un breve tratto in leggera discesa, si ritorna a Tsa de Viou chiudendo così l’anello e rientrando dal percorso dell’andata.

 

 

 

 

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