Petite Aiguille Verte – Couloir Chevalier – Chamonix (F)

9 febbraio 2011 at 16:57

giancarlo

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Quota: 3528

Dislivello: 392 m

Difficoltà: AD – II°

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Salita abbastanza ripetuta e non molto impegnativa che per certi versi può essere propedeutica per chi vuole avvicinarsi al mondo del verticale nei severi ambienti di alta montagna ed il vantaggio è che si può tranquillamente effettuare in giornata facilitati dalla funivia del Grand Montets. Già durante il breve avvicinamento addentrandosi nel ghiacciaio si percepisce la severità del gelido ambiente delle grandi pareti nord: l’attacco di quella dell’Aiguille Verte è poco più avanti mentre più oltre alla fine del bacino glaciale vi sono quelle delle Droites e delle Courtes mentre sul versante opposto si osservano gli assolati ed imponenti versanti rocciosi delle Aiguilles di Chardonnay, dell’Argentière dell’A Neuve e la Tour Noir. Dalla vetta il panorama è un po’ chiuso a sud per la vicinanza della parete nord dei Drus e dell’Aiguille Verte mentre per le altre prospettive è semplicemente emozionante per gli ambienti spettacolari per il numero di vette che ci può offrire l’alta montagna.

Avvicinamento

Da Chaminix, che si raggiunge oltrepassando il Tunnel del Monte Bianco da Courmayeur, si prosegue seguendo le indicazioni per Martigny e, dopo un paio di chilometri, si arriva alla frazione di Argentiere. Qui si continua seguendo le indicazioni per la funivia dei Grand Montets dove si può lasciare l’auto nel piazzale antistante gli impianti.

Descrizione

Arrivati alla sommità del secondo troncone si scendono i gradini che conducono alla pista di sci e dall’inizio di essa si raggiungono le rocce sulla sua destra, si scende verso il ghiacciaio perdendo qualche decina di metri e, contornando il triangolo roccioso, si prosegue verso l’interno tagliando il ripido pendio ghiacciato. Senza perdere molta quota si continua il traverso in direzione di alcuni grossi seracchi ma, senza raggiungerli, si devia in corrispondenza di un evidente canale che scende da un intaglio sulla cresta sommitale allargandosi notevolmente alla base (15 minuti). Si risale per poco il pendio del ghiacciaio sino alla terminale che, a seconda delle condizioni, si supera con un salto un po’ verticale nella sua parte centrale; si inizia ora la salita del couloir (50°) rimanendo nel mezzo e, verso la metà del pendio, si passa sulla sinistra ad un primo gruppo di roccette. Qui la pendenza si accentua un poco per un breve tratto (55°) per poi ritornare come prima e si prosegue ora a destra ora a sinistra dei piccoli affioramenti rocciosi della parte terminale che arriva ad una cornice su una piccola spalla nevosa della cresta. Dalla spalla si risale una breve crestina nevosa che raggiunge le rocce sul filo di essa e che si risalgono scalando su comode cengette con buoni appigli (II°); dopo aver rimontato o aggirato sulla destra un paio di gendarmi si scende ad un piccolo intaglio che si attraversa passando su una breve ma molto aerea ed esposta crestina nevosa dopo la quale, con un ultima facile arrampicata si arriva sulle rocce della piccola vetta.

Per il ritorno si segue la via normale e quindi si ritorna alla piccola spalla di uscita del couloir e si scende per la facile cresta di rocce e ghiaccio di sinistra rimanendo un po’ sulla destra del filo sino ad incontrare la lingua superiore del piccolo ghiacciaio che si percorre facilmente, stando solo attenti all’eventuale terminale aperta, raggiungendo in breve la sottostante stazione di arrivo della funivia.

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