Vardaz – Champoluc (AO)

27 dicembre 2018 at 16:46

giancarlo

4

 

 

 

Quota 2338
Dislivello 675
Difficoltà EE
Tempo 3h00′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

L’alpe Vardaz è poco più di un rudere che si trova nell’alto vallone di Aventine sopra il villaggio di St. Jacques nel territorio di Champoluc; il suo raggiungimento è solo un pretesto per addentrarsi in uno splendido vallone che, soprattutto nella veste invernale, offre solitudine e grandi silenzi immersi in uno splendido ambiente incontaminato da “grande nord”.  La prima parte dell’itinerario è di solito tracciata o, in caso di scarso innevamento, ben visibile sino al bel villaggio di Fièry; oltre questo, in assenza di traccia, è meglio conoscere il territorio per effettuare il tracciato migliore nel rado bosco. Oltre l’alpeggio di Aventine è consigliabile effettuare la salita sul pendio con neve ben assestata o scaricata sino alla sommità del canale che dà accesso alla parte alta del vallone.

Avvicinamento

Si percorre la A-5Torino-Aosta e si esce al casello di Verres e si seguono le indicazioni per Champoluc; raggiunto il capoluogo si prosegue verso la frazione di St. Jacques dove si lascia l’auto nella piazzetta antistante la chiesetta.

Descrizione

Dal parcheggio si sale sulla strada asfaltata sino ad un ponticello sul torrente; lo si attraversa per salire subito sulla destra col sentiero che si alza nel rado bosco con ampi tornanti. Arrivati ad un bivio segnalato dalle paline si devia a sinistra giungendo in pochi minuti al villaggio di Fiery (1881 m) dove si devia a destra appena prima del vecchio albergo Bella Vista. Proseguendo dietro le case, si passa un ponticello di legno dopo il quale si rimane leggermente alla sinistra verso il pendio che si risale con qualche tornante da sinistra a destra. Giunti ad un poggio si rimane ancora sul pendio alla sinistra camminando verso una pietraia; prima di raggiungerla si devia a sinistra e si sale un ampio e poco inclinato canale dove si supera un cancello per il bestiame. Quando il bosco si apre ancor di più si giunge ad un bivio dove si continua diritto (2088 m); qui il sentiero sale tra alcuni massi e cespugli raggiungendo alcuni ruderi (2162 m) dopo i quali il percorso si fa più pianeggiante sino ad arrivare, poco sopra, ai visibili ruderi di Aventine (2187 m). Superati questi ultimi ci si indirizza verso un canale che si raggiunge sulla parte superiore con larghi tornanti  sul pendio alla destra dell’alpeggio; attraversatolo nella parte alta, la pendenza spiana leggermente e si continua alla sinistra di alcuni bassi dossi addentrandosi nell’ampio vallone.

 

4 Commenti

  1. Alessandro Blotto 2 gennaio 2019 Rispondi

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    Abbiamo visto, con piacere, che avete ripreso le Vostre escursioni.
    Tanti auguri di Buon Anno.
    Francesca ed Alessandro
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    • giancarlo 13 gennaio 2019 Rispondi

      Eh sì... tra lavoro, nipotino e meteo siamo stati un po' fermi....ma ci rifaremo! Grazie come sempre per seguirci.
      Buon anno ew buona montagna anche a voi.

  2. Alessandro Blotto 5 gennaio 2019 Rispondi

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    Siamo andati oggi 05/01/2019 fino oltre l'Alpe Aventine; abbiamo superato i traversi che ci sono oltre l'alpeggio e siamo arrivati sul pianoro ma il forte vento ci ha fatto desistere; le raffiche erano talmente forti che abbiamo avuto anche qualche problema a superare i traversi scendendo.
    Salendo abbiamo messo le racchette dopo 50 minuti circa. Forse, oggi, sarebbero stati più utili i ramponcini.
    A guardarci, strada facendo, dei camosci.
    A presto.
    Francesca ed Alessandro Blotto
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  3. Alessandro Blotto 26 marzo 2019 Rispondi

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    Oggi, 26/03/2019, siamo andati fino all'Alpe Mose; trovato neve da poco prima dell'Alpe Vardaz fino all'Alpe Mose; non erano necessarie le racchette e nemmeno i ramponi (anche se era presente del ghiaccio nel bosco).
    Sole.
    Camosci, stambecchi, volpe, marmotta.
    A presto.
    Francesca ed Alessandro Blotto
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