Passage du Grand Neyron – Valsavarenche (AO)

22 luglio 2017 at 10:00

giancarlo

4

 

Quota 3253
Dislivello 1585
Difficoltà EE
Segnavia 10 A
Tempo 4h15′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Passage du Grand Neyron è uno stretto intaglio e mette in comunicazione il vallone di Leviona con quello di Money, che si apre ai piedi del ghiacciaio di Montandayné  tra l’omonima punta ela CôteSavatéredove sorge il rifugio Chabod; durante la salita la sua ubicazione è difficilmente individuabile per i numerosi intagli della lunga cresta rocciosa ma, oltre al sentiero sempre ben segnalato ed evidente, quando si giunge in prossimità vi sono bolli di vernice ed ometti ben visibili che portano facilmente al Passage. L’escursione è lunga, oltre i 20 km, ed anche il dislivello è ragguardevole ma tutto questo viene senz’altro ripagato dagli ambienti incontaminati che si trovano una volta superato il rifugio, con la possibilità di avvistare numerosi esemplari di camosci e stambecchi. Il panorama, pur essendo da uno stretto intaglio, è molto bello sull’intero gruppo del Gran Paradiso, sulla Grivola e sul Grand Sertz col sottostante ghiacciaio del Timorion.

Avvicinamento

Si percorrela A-5Torino-Aosta, si supera la barriera di Aosta est e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si prende la direzione per Courmayeur e, superato il comune di Aymavilles, si trova sulla destra la deviazione perla Valsavarenche, si passa da Introd e si risale la valle rimanendo a sinistra al bivio per la valle di Rêmes. Giunti al capoluogo Degioz si prosegue ancora qualche chilometro e dopo la deviazione per il campeggio si giunge ad un piazzale situato a sinistra della strada (1830 mcirca) dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio ci si dirige verso le paline che si trovano vicino al largo ponte che attraversa il torrente superandolo e passando subito tra le baite di Praviou; a sinistra delle baite si inizia a salire con numerosi ma comodi tornanti nel bel bosco sul sentiero molto ben tenuto sino a compiere due lunghi traversi, uno verso sinistra ed uno verso destra, dopo i quali si esce in zone più aperte e si arriva alle baite di Lavassey (2197 m). Dietro di esse si trova un bivio segnalato da bolli gialli su di un sasso ed una palina lignea con l’indicazione a destra per il rifugio; presa questa direzione si risale con ampi tornanti il vallone passando a destra della bastionata rocciosa della Côte Savatère avvicinandosi ad essa più in alto iniziando a vedere lo splendido scenario delle pareti nord del gruppo del Gran Paradiso. In seguito ci si  dirige verso il centro del vallone costeggiando il torrente ed arrivando ad un bivio nei pressi di un ponticello di legno (2645 m) dove, non oltrepassandolo, si tiene la sinistra allontanandosi dal corso d’acqua ed alzando lo sguardo a sinistra si può già vedere uno scorcio del rifugio. Si passa accanto ad una presa per l’acqua e, compiuti un paio di ampi tornanti, si arriva quasi subito all’ampio dosso dove è situato il rifugio Chabod (2709m ). Ci si dirige ora verso il soprastante rifugio invernale davanti al quale si devia a sinistra alzandosi con qualche tornante; deviando a destra si seguono alcuni grandi ometti di pietra piegando poi alla sinistra dove, persi una ventina di metri di dislivello, si raggiunge un bivio segnalato dalle paline (2760 m). Ignorato il sentiero che scende alla sinistra ed una traccia che si stacca alla destra, si prosegue diritto entrando nel bel vallone; attraversati alcuni torrenti di scioglimento dei ghiacciai, si superano alcune rocce lisce col sentiero che si alza dolcemente avvicinandosi alla parte opposta. Si passa alla sinistra di una bassa bastionata e si raggiungono le basse propaggini rocciose della cresta che scende dalla Punta Money; attraversata una piccola pietraia si giunge a pochi metri dalle rocce e si inizia a salire con alcuni tornanti sulla ripida fiancata di erba e rocce. Quando la pendenza diminuisce si inizia a traversare sotto la parete arrivando sotto un ampio canale che si risale per qualche metro proseguendo poi ancora sul traverso; si attraversa quindi una larga pietraia lambendo successivamente le rocce con qualche passaggio un po’ da cercare tra alcuni grossi massi. Giunti verso il termine della bastionata si trova un bivio con una traccia che prosegue diritto (3179 m) che si ignora salendo alla sinistra su tracce che, perdendosi per brevi tratti, si snodano tra i grossi blocchi; arrivati ancora a lambire la parete rocciosa, la si percorre per poco salendo poi alla sinistra un ripido canalino sopra il quale si devia alla sinistra per rimontare gli ultimi massi in direzione di un evidente pinnacolo roccioso alla base del quale si trova lo stretto intaglio.

 

4 Commenti

  1. Giovanni 24 luglio 2017 Rispondi

    Bellissimo! Ma su quel colle non c'è il Bivacco Sberna?
    Un saluto da Gio e Simona!

    • giancarlo 24 luglio 2017 Rispondi

      Ciao Gio e Simona, il bivacco Sberna si trova sì su quella cresta ma al colle orientale di Grand Neyron sotto la Punta dell'Herbetet ed il suo accesso si effettua dal ghiacciaio di Montandayné.
      Grazie per seguirci sempre.

      • Giovanni 20 agosto 2017 Rispondi

        Grazie per la precisazione! E comunque il gruppo del Gran Paradiso è davvero stupendo, attendianmo nuove relazioni! A presto! Martedì saranno già due anni dall' .... evento ... di Notre Dame de Guerison!
        Gio e Simona

  2. Francesca ed Alessandro Blotto 17 agosto 2017 Rispondi

    Andati il 15 agosto; veramente bella escursione; visto, oltre alle marmotte ed ai camosci anche le femmine degli stambecchi con i piccoli certamente nati quest'anno. Siamo scesi sul sentiero 5A passando per l'Alpe Montandaynè, per ritornare poi a Lavassey.
    Buona giornata.
    Francesca ed Alessandro Blotto

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