Mont Fortin – Courmayeur (AO)

16 maggio 2014 at 10:02

giancarlo

0

 

 

 

Quota 2760
Dislivello 1088
Difficoltà EEA
Tempo 3h30′

 

Traccia GPS

Visualizza con Google Earth

Altimetria e dettagli

 

Il Mont Fortin si trova sulla dorsale che funge da confine meridionale della Val Veny ai piedi del massiccio del Monte Bianco. La Val Veny in veste invernale/primaverile assume un aspetto ancor più selvaggio e solitario conferendo alla salita quel valore aggiunto che la distingue dalle altre gite  fattibili in questo periodo; l’unico prezzo da pagare è l’avvicinamento dalla sbarra al Lago Combal che comporta un “portage” di circa 40 minuti, ma lo si paga volentieri visti gli ambienti che ci accompagneranno. Le difficoltà tecniche si concentrano sui tratti ripidi dei pendii, soprattutto quello che raggiunge la spalla a quota 2681 m, e sul traverso con cui da questa si raggiunge la vetta; per compiere questo ultimo tratto è meglio avere con sé piccozza e ramponi. Sul pendio iniziale bisogna prestare attenzione ad eventuali accumuli eolici sui dossi superiori alla destra mentre sull’ultimo pendio di salita verso la spalla l’attenzione va concentrata sulle cornici che orlano la lunga cresta al di sopra di esso e che incombono per tutta la sua lunghezza. Tutta la salita è dominata dal vicino Monte Bianco che si offre dal suo versante più impervio e severo con i ghiacciai del Miage, del Frenêy e del Bruillard da dove iniziano le più impegnative salite alla sua vetta. Ad esso fanno da cornice il Dente del Gigante e le Grandes Jorasses ad est, mentre ad ovest la cresta prosegue maestosa con l’Aiguille de Bionnassay, di Trélatête, de la Lex Blanche e des Glaciers. Molto bello è anche il panorama verso sud con il ghiacciaio del Rutor e il più vicino Berrio Blanc, la Punta Lechaud e Miravidi.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino -Aosta sino all’uscita di Courmayeur proseguendo verso il Traforo del Monte Bianco. Se la strada normale per la Val Veny risultasse ancora chiusa si supera l’abitato giungendo alla partenza della funivia della Val Veny che si trova sulla sinistra della statale; da qui si passa dietro la stazione su una strada che, svoltando a destra, diviene sterrata e che prosegue sino ad una cava. Oltrepassatala si sale ancora di poco e si intercetta la strada asfaltata della Val Veny; la si percorre sino a dove è pulita raggiungendo se possibile la sbarra a quota 1746.

Descrizione

Dalla sbarra si cammina per pochi metri sulla strada ed al primo tornante la si abbandona temporaneamente entrando nel bosco; si sale per un sentiero che si allarga appena sopra e raggiunge nuovamente la strada tagliandone un paio di tornanti. Ora si continua sulla strada per un lungo tratto addentrandosi nella valle sino a quando questa si allarga in prossimità di un ponte sopra l’emissario del Lago Combal (1976 m). Attraversato il ponte si prosegue per pochi metri sino ad incontrare una palina sulla sinistra posta all’inizio di un sentiero; si sale ora tra gli alberi per pochi minuti giungendo alla base di un largo pendio. Lo si attraversa salendo in obliquo verso sinistra portandosi sotto un ampio canale più ripido che si trova al margine del bosco. Risalito anche questo si tiene ora la destra raggiungendo alcuni bassi dossi dai quali si devia poi alla sinistra con un traverso che ci porta in un successivo ampio vallone adiacente. Qui si inizia la salita tenendosi prevalentemente sulla destra per poi spostarsi leggermente verso il centro; la pendenza in questo tratto aumenta sensibilmente ed arrivando nella parte alta ci si sposta di nuovo verso destra per raggiungere una spalla (2681 m). Qui, o poco sopra, a seconda delle condizioni di innevamento si lasciano gli sci e si risale di poco portandosi nel punto migliore per compiere un traverso a destra in modo da raggiungere la punta che si trova dalla parte opposta di un ripido pendio. Iniziato il traverso, e poco  prima di raggiungere la parte opposta, si arriva sotto la verticale di un grosso masso a punta che si raggiunge sulla sua sinistra dopo aver risalito un breve ma ripido pendio (40°); all’uscita di questo si arriva sulla vetta dove si trovano le rovine delle fortificazioni militari ed una tavola orientativa.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *