Punta Calabre – Rhȇmes Notre Dame (AO)

12 maggio 2013 at 20:23

giancarlo

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Quota 3454
Dislivello 1168 (dal rifugio) – 1636 (da Thumel)
Difficoltà MSA
Tempo 3h30′ (dal rifugio)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli 

 

La salita alla Punta Calabre è una delle classiche scialpinistiche dell’alta valle di Rhȇmes Notre Dame, abbastanza lunga come sviluppo ma con poche difficoltà tecniche; il percorso, con la pendenza mai eccessiva, attraversa inizialmente dossi e morene per arrivare successivamente al poco crepacciato ghiacciaio di Tsanteleina. La gita, solitamente frequentata, raggiunge una cima molto panoramica sulle vette comprese tra Gran Paradiso e Grivola verso sud e molto ravvicinato su Tsanteleina, Granta Parei e le altre belle cime limitrofe; il periodo migliore per effettuarla è senz’altro la primavera e, meglio ancora, quando la strada è percorribile sino al villaggio di Thumel.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si supera la barriera di Aosta est per uscire al casello successivo di Aosta ovest; si prende la direzione per Aosta e al semaforo si svolta a sinistra verso Courmayeur. Oltre l’abitato di Villeneuve si trova sulla destra lo svincolo per la valle di Rhȇmes Notre Dame il cui capoluogo si raggiunge dopo averla risalita; superato il capoluogo si prosegue ancora per qualche chilometro e si raggiunge il villaggio di Thumel dove si può lasciare l’auto nel grande parcheggio.

Descrizione

Dal rifugio di Fond, tenendo la destra, ci si dirige verso l’alta valle (sud) imboccando un poco marcato canale che sale dolcemente piegando sulla destra. Continuando in questa direzione si arriva all’inizio di un traverso pianeggiante contorna e supera un basso promontorio; sempre con percorso a mezzacosta si passa sotto al Truc St. Helene (che si trova a destra) puntando le morene antistanti l’alta e scoscesa bastionata rocciosa dell Granta Parei. Giunti alla base delle morene si risale il colletto che separa le prime due gobbe deviando poi subito a sinistra; qui si percorre un largo canale poco inclinato che adduce alla parte bassa del ghiacciaio di Tsanteleina. Qui, tenendo la destra, si risale per un breve tratto in direzione nord verso l’imponente Tsanteleina e, prima di raggiungere i dossi che si trovano davanti a noi, si devia a sinistra. Si prosegue col traverso in leggera salita arrivando alla base di un ampio pendio più ripido che si sale inizialmente tenendosi prevalentemente sulla destra; arrivati dove la pendenza spiana leggermente si piega a destra verso la bassa calotta della vetta. Arrivati alla base di essa si sale ancora un breve tratto più ripido giungendo così all’omino di pietre situato in cima.

Per la discesa, una volta raggiunte le morene più basse, si può sia rientrare per l’itinerario di salita sia proseguire direttamente verso l’insellatura che ci si trova di fronte e, per pendii ripidi, rientrare al rifugio.

 

 

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