Tête Blanche de By – Ollomont (AO)

8 settembre 2012 at 20:07

giancarlo

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Quota

3417

Dislivello

1863

Difficoltà

E

Segnavia

4, s.n.

Tempo

4h30’

 

Traccia GPS

Visualizza con Google Earth

 

La Tête Blanche de By è una poco marcata punta che si trova sopra il ghiacciaio del Mont Durand e rimane di fronte al versante meridionale del gruppo del Combin; nonostante la quota raggiunta il percorso non presenta alcuna difficoltà se non il breve e facile tratto di salita alla corda fissa appena sotto il rifugio ma il dislivello e la distanza da compiere, se effettuata in giornata, è elevato e di conseguenza è necessario un adeguato allenamento. Proprio per la sua posizione essa offre una spettacolare vista ravvicinata del gruppo dei Combin ed un panorama invidiabile sul resto del Vallese sino al Monte Rosa; anche il rimanente giro d’orizzonte non delude certamente spaziando sulle rimanenti cime andando dai gruppi del Gran Paradiso, alla Grivola, al Rutor ed al Monte Bianco.

Avvicinamento

Si percorre l’autostrada A-5 Torino – Aosta e si esce alla barriera di Aosta est seguendo la direzione per il tunnel del G.S. Bernardo. Superata la seconda galleria si prende la deviazione verso destra con l’indicazione per Valpelline; arrivati poco fuori il capoluogo si svolta a sinistra ad un bivio con l’indicazione per Ollomont. Oltrepassato il comune si contin ua per la stretta strada asfaltata sino al suo termine alla frazione di Glacier dove si può comodamente lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio si ritorna per pochi metri sulla strada sino ad incontrare un evidente sentiero al cui inizio sono ben visibili le paline indicative dell’itinerario. Si inizia a salire attraverso una bassa vegetazione una mulattiera sassosa, si passa dall’alpeggio di Pont (1681 m) e subito dopo si attraversa il torrente su di un ponte che fa proseguire il sentiero verso le baite di Crottes (1738 m). Ora, salendo con larghi e panoramici tornanti, si ignorano un paio di tracce che si staccano sulla destra e si arriva ad incrociare una poderale (1981 m) la si segue per qualche metro verso sinistra e poi al vicino bivio si devia a destra; più avanti si giunge quasi subito ad un bivio con un sentiero che si diparte sulla destra (2014 m) proprio di fronte alla solitaria Casa Farinet, che ospitò Luigi Einaudi durante il secondo conflitto mondiale, dove non si abbandona la poderale. Camminando sempre sulla sterrata si arriva al villaggio di By (2060 m) dove sul muro della seconda baita si trova una palina ed un bollo di vernice che ci fa salire verso destra ad incrociare per due volte la strada. Si sale poi per bellissimi pascoli attraversando un paio di torrentelli sino a giungere all’alpeggio di Tsa de la Commune (2306 m) che si supera e si continua, con la pendenza che aumenta un po’, su terreno erboso con un panoramico tracciato a mezza costa attraversando ancora qualche corso d’acqua arrivando ad una zona dove l’erba finisce ed inizia il tratto di sfasciumi e fino detrito. La ripida traccia risale con stretti tornanti questa zona di pietrisco ed arriva sotto ad una grossa roccia dove, in una spaccatura sui sassi levigati, inizia il tratto attrezzato; dapprima si compiono un paio di tornanti alla sinistra della spaccatura, sempre su pietrisco, aiutati da qualche corrimano metallico e poi si raggiunge la corda fissa che insieme ad alcuni gradini metallici facilita il breve superamento del risalto. Arrivati sopra la bastionata si devia a destra arrivando in vista del vicino rifugio che in breve si raggiunge (2984 m) che si oltrepassa proseguendo verso la piccola costruzione da cui si continua su una ben visibile traccia che si dirige verso una lunga bastionata rocciosa; avvicinandosi a quest’ultima ci si sposta gradatamente verso destra raggiungendone il promontorio che si aggira dapprima passando tra qualche grosso blocco di pietra e poi, con un breve passaggio un po’ esposto, ci si immette su un vasto pendio di pietrisco che si risale su pendenza moderata. Arrivati nelle vicinanze di una bastionata di rocce sfaldate la pendenza aumenta sensibilmente per risalirle con qualche stretto tornante al termine dei quali la pendenza diminuisce avvicinandosi ad un’ampia cresta dalla quale, spostandosi gradatamente sulla sinistra, si arriva all’ometto di pietre della vetta.

 

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