Cima Lariè – Crevoladossola (VB)

20 novembre 2011 at 09:03

giancarlo

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arrivo-in-vetta

Quota 2157
Dislivello 1365
Difficoltà E
Segnavia D 4
Tempo 3h30′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Escursione adatta al periodo primaverile e, ancor meglio, a quello autunnale dove i colori dei boschi ed eventualmente la prima neve caduta alla alte quote rendono suggestivi i panorami; questi diventano sempre più ampi a mano a mano che si sale offrendoci all’inizio la splendida conca dell’alta Val Bognanco sino a farci ammirare, dall’Alpe Campo in poi, il vicino “trittico del Sempione” (Weissmies, Lagginhorn e Fletschhorn) sino alla parete est del Monte Rosa. In vetta la visuale si arricchisce ancor più con la vista del Monte Leone e delle vette delle Valli Antigorio, Formazza, Vigezzo  e lo stuolo di cime prealpine che fanno da corona alla piana di Domodossola. La salita, pur avendo un dislivello abbastanza importante, è facile e di nessuna difficoltà essendo ben segnata anche nei boschi; si rischia di perdere eventualmente la traccia oltre l’Alpe Campo a seconda dell’altezza dell’erba ma, anche qui, si può puntare direttamente alla dorsale appena sopra di essa accorciando il percorso di salita.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e, al suo termine a Gravellona Toce, si prosegue sulla superstrada per uscire al primo svincolo per Domodossola. Si prosegue verso il capoluogo della valle, si seguono le indicazioni per la Valle di Bognanco, che si imbocca, e  appena fuori la periferia di Domodossola si trova un ponte sulla destra con l’indicazione per Mocogna. Raggiunta subito la frazione si svolta a sinistra tra le case seguendo il cartello per Monteossolano dove si arriva dopo  qualche chilometro.

Descrizione

Dal parcheggio si sale sulla strada asfaltata sino a raggiungere le vicine case della frazione e, svoltando a destra, si trova una palina con l’indicazione della salita; si passa quindi accanto ad una fontana e si prosegue sino ad uscire dall’abitato dove la mulattiera si trasforma in sentiero. Questo inizia a risalire i pendii erbosi soprastanti passando per un rado bosco incontrando quasi subito una piccola baita che si lascia alla sinistra (932 m); la salita continua con pendenza regolare e con molti tornanti aumentando sempre più la visuale panoramica sull’alta Val Bognanco arrivando ad un piccolo crocefisso in pietra subito dopo il quale si giunge alla bella Alpe Reso (1274 m). Qui si trova una palina che ci indica di salire direttamente sopra le baite entrando in un bel bosco di faggi, mai troppo fitto, nel quale il tracciato si snoda con numerosi tornanti per risalirlo ed arrivare all’Alpe Spino (1550 m) che si trova in un piccolo pianoro più aperto. Ora si passa tra le due baite per continuare la salita indirizzandosi verso un boschetto di larici all’uscita del quale si arriva in breve alla bella e panoramica Alpe Campo (1876 m) dalla quale si ha un magnifico colpo d’occhio sul trittico del Sempione (Weissmies, Lagginhorn e Fletschorn) e sulla parete est del Monte Rosa. Anche qui le paline ci indicano la direzione verso destra per andare a prendere la dorsale finale che conduce alla vetta ma, volendo accorciare un po’ i tempi e la distanza, si possono risalire direttamente gli aperti pendii erbosi puntando alla marcata e ben individuabile dorsale. Raggiuntala si ritrovano i bolli segnavia del sentiero che percorre la cresta a tratti rocciosa passando dapprima da una piccola croce in ferro e, dopo qualche minuto di percorrenza, si arriva in vista dell’omino di vetta sormontato anch’esso da una croce metallica che si raggiunge in breve.

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